Operazione Hollywood: carabinieri sgominano giro spaccio. 80 minori tra clienti


Nove le ordinanze di custodia cautelare in carcere(una notificata a una persona già detenuta) che sono state eseguite all’alba, al termine di un’indagine che ha permesso di mettere fine a un grosso giro di spaccio (soprattutto eroina e cocaina) tra molti frequentatori di un bar a ridosso del centro storico (Bar Hollywood in via Dario Campana). Tra questi almeno un’ottantina erano minorenni, qualcuno addirittura appena 14enne, che si sono avvicinati alla droga proprio a causa della loro frequentazione con gli arrestati. La maggior parte di loro grazie al Sert è già uscito dal ‘tunnel’, altri sono ancora in cura. L’ “Operazione Hollywood” è partita nel gennaio 2005, quando vicino al locale e nelle strade adiacenti sono stati notati nomi ‘storici’ dello spaccio accompagnati da molti giovani. L’arresto all’epoca di Raoul Nanni, 53enne, ha confermato la presenza di un grave problema sociale, vista l’età dei consumatori costretti a diventare spacciatori per avere dosi gratis che in alcuni casi, come dimostrato dalle intercettazioni telefoniche, ordinavano dai telefoni degli istituti superiori della città che frequentano. Con Nanni, ricatturato oggi, nel carcere dei Casetti sono finiti anche Fabrizio Bassoli, 21 anni, Jonathan Tortora, 21 (figlio di Ciro, presunto affiliato alla camorra, morto due settimane fa dopo una condanna a 16 anni per traffico internazionale di cocaina), Jonathan Agostini (19), Stefano Mangano (21), Rosario Miniati (41), Mirko Montanari (38), Marco Spinelli (32). Nell’abitazione di quest’ultimo sono stati sequestrati un bilancino di precisione, l’occorrente per confezionare le dosi e un piccolo quantitativo di droga. L’ultimo provvedimento è stato notificato in cella a Samuele Venturini, 26 anni. Gli investigatori hanno sottolineato come ogni fatto contestato (43 i capi di imputazioni, per diverse centinaia di cessioni) sia stato verificato in prima persona con pedinamenti e intercettazioni ambientali e confermato dai giovani acquirenti, convocati in caserma per riconoscere gli spacciatori e ricostruire il loro rapporto con la droga, dopo essere stati identificati in operazione camuffate da controlli di routine.