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Politica Rimini

Soluzioni integrate per la sosta. Ravaioli affronta il tema parcheggi

In foto: Tra gli obiettivi per la prossima legislatura Ravaioli si sofferma sulle politiche per la sosta. La proposta é stata pubblicata sul sito di Margherita e Ds riminesi.
Tra gli obiettivi per la prossima legislatura Ravaioli si sofferma sulle politiche per la sosta. La proposta é stata pubblicata sul sito di <a href=http://www.margheritarimini.it/ravaioli.htm#16 03 06 target=_blank>Margherita</a> e Ds riminesi.
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gio 16 mar 2006 19:03 ~ ultimo agg. 00:00
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LE POLITICHE PER LA SOSTA: LA RISPOSTA INTEGRATA
 
Tra le sfide decisive che attendono Rimini nei prossimi 5 anni ai primissimi posti c’è la viabilità; all’interno di tale tematica, un capitolo decisivo lo ricoprono le politiche della sosta.
Preferisco questa espressione piuttosto che la mera indicazione ‘parcheggi’ perché l’approccio al problema non può non discendere da una programmazione rigorosa e sistematica che abbia nella ricucitura della mobilità, nella sua sostenibilità, nell’innalzamento della qualità ambientale (decongestione di spazi e decremento dell’inquinamento) e nella sicurezza i quattro cardini inderogabili. Occorre una risposta integrata dentro un piano della mobilità chiaro nelle priorità, sapendo che per una città come Rimini l’accessibilità è un fattore fondamentale di successo. Le politiche della sosta sono strumento della pianificazione complessiva della mobilità e dunque in definitiva della gestione del territorio. Ne conseguono soluzioni (leve) articolate su diversi livelli che comunicano tra loro e fanno riferimento agli obiettivi già accennati. In rapida sintesi.
Prima leva: l’ampliamento della dotazione delle aree di sosta. L’obiettivo della legislatura 2006-2011 è quello di realizzare direttamente e in collaborazione con il privato 3700 nuovi posti auto a servizio del centro storico e circa 7 mila nuovi posti auto per la fascia turistica da nord a sud per un totale di 10.640. Il fine ultimo è passare dai 5.3 veicoli per posto auto di oggi ai 3.4 veicoli del 2010. Per quanto riguarda il centro storico l’indicazione fondamentale è quella di realizzare, con lo strumento del project financing, un grande parcheggio interrato da oltre 1000 posti auto nell’area Valturio che abbia anche la funzione di riqualificare arredo urbano, verde e servizi su quell’asta. Ciò consentirà di liberare dalle auto gran parte di piazza Malatesta, Castel Sismondo (con il ripristino dell’originario fossato) e Teatro Galli, consentendo la piena e sicura fruizione di questa vera e propria piazza naturale da parte dei cittadini, ideale pendant alla pedonalizzazione del Ponte di Tiberio. Le nuove aree di sosta a servizio del Palazzo dei Congressi (circa 2 mila posti auto) dovranno essere messe in rete, attraverso collegamenti efficaci, rapidi, ecologici e  esteticamente gradevoli, con il centro storico. Il potenziamento della sosta in area turistica passa innanzitutto attraverso l’accordo con la componente privata (in primis, albergatori) per l’utilizzo in tal senso di spazi da riqualificare (comprese aree in fregio per posti interrati) per parcheggi di attestazione con efficienti servizi di collegamento. L’esperimento fatto nel 2005 nell’area ‘Settebello’ è in questo senso qualcosa di più di un’incoraggiante indicazione.
Seconda leva: la riorganizzazione delle aree di sosta esistenti. Pur considerando la criticità che si registra nelle due giornate di mercato, la percentuale di riempimento complessiva delle aree di sosta resta mediamente di poco superiore al 50%. C’è magari da invertire una propensione culturale diffusa che vede nel parcheggio a un metro dalle proprie esigenze l’unico sbocco, ma come Ente pubblico dobbiamo operare concretamente affinché venga ottimizzato in maniera omogenea l’utilizzo degli spazi esistenti, incrementando nella legislatura la percentuale di riempimento del 15-20%. Come? Tre le azioni principali: 1) un sistema informativo circa la disponibilità di posti auto lungo le arterie viarie principali più visibile, innovativo e convincente; 2) una politica tariffaria che incentivi realmente la sosta nei parcheggi di attestazione; 3) una rete di collegamenti con il centro e le aree di pregio con frequenza elevata e portata avanti con mezzi ecologici e caratteristici dedicati e la disponibilità nei parcheggi scambiatori, tramite un sistema semplice per il noleggio, di almeno mille biciclette; 4) un deciso impulso, attraverso incentivi e nuove formule di offerta, del sistema di car sharing
Terza leva: il potenziamento del trasporto pubblico e della mobilità lenta. Secondo gli ultimi dati (indagine ISPO 2005) il 10,3% degli spostamenti nel Comune di Rimini avviene con mezzi pubblici mentre il 44% utilizza l’auto. Porsi come obiettivo credibile la crescita al 15% del trasporto pubblico, accompagnata da un’analoga diminuzione nell’uso dei veicoli privati, significa ‘togliere’ potenzialmente dalla strada 2000 auto al giorno, con evidenti benefici anche sul sistema della sosta. Per fare ciò bisogna individuare nuove forme di agevolazione tariffaria (penso al biglietto unico già sperimentato in un breve periodo temporale per ‘Centro facile’), incentivi economici per favorire i lavoratori che utilizzano il mezzo pubblico per recarsi al posto di lavoro, un progressivo aumento dei percorsi protetti per il trasporto pubblico, una riorganizzazione delle corse in grado di rispondere puntualmente alle richieste (di lavoro, professione, scuola, tempo libero) della comunità, lo sviluppo di soluzioni di intermodalità (a partire dai transit point). Sempre secondo l’ISPO il 26,9% dei riminesi utilizza per la bicicletta per muoversi. E’ un dato importante che va incrementato nel corso dei prossimi cinque anni del 10% almeno. La rete di piste ciclabili è passata in cinque anni da 29,3 a 48,4 chilometri con una programmazione avviata che, da qui al 2010, vedrà la realizzazione di 5 chilometri all’anno. E’ uno sforzo notevole che però deve essere accompagnato da un salto di qualità ulteriore: prevedere un piano ragionato della rete ciclabile che abbia come obiettivo la sua massima funzionalità per i percorsi che portano ai luoghi di lavoro (scuole e uffici) e ai luoghi di aggregazione. Grazie a questo, molte altre auto (specie in alcuni periodi dell’anno) potranno restare nel garage di casa, consentendo un ulteriore beneficio sulle politiche della sosta cittadina.