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Rimini Sanità

'Non dimenticare la memoria'. Domenica in piazza i consigli per preservarla

In foto: La Salute della Memoria è protagonista della manifestazione di domani in cui medici, psicologi e operatori della Geriatria ospedaliera riminese e i volontari della Croce Rossa Italiana saranno (a Rimini in Piazza Tre Martiri, dalle 10.00 alle 18.00) a disposizione dei cittadini.
La Salute della Memoria è protagonista della manifestazione di domani in cui medici, psicologi e operatori della Geriatria ospedaliera riminese e i volontari della Croce Rossa Italiana saranno (a Rimini in Piazza Tre Martiri, dalle 10.00 alle 18.00) a disposizione dei cittadini.
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sab 24 set 2005 10:34 ~ ultimo agg. 00:00
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Il dr. Silvio Costantini (direttore dell’U.O. di Geriatria dell’Ospedale Infermi di Rimini e responsabile provinciale del Progetto Regionale Demenze), i colleghi specialisti geriatri e gli altri operatori del CEDem (Centro Esperto Demenze ) riminese, insieme ai volontari della sezione provinciale della CRI, illustreranno stili di vita, accorgimenti e semplici pratiche quotidiane da adottare per migliorare e preservare la salute della memoria. I cittadini potranno parlare direttamente con gli esperti, ricevere materiale informativo, fare test e semplici esercizi per imparare a prevenire uno dei più caratteristici problemi dell’età: la perdita dei ricordi.
E’ la prima volta che si svolge la Giornata Nazionale dedicata alla sensibilizzazione e alla prevenzione dei disturbi della memoria.
In Europa, le demenze rappresentano la 4° causa di morte, dopo la cardiopatia ischemica, il cancro e lo stroke. In Italia l’incidenza di questa malattia è pari a 150.000 nuovi casi ogni anno, di cui 80.000 con morbo di Alzheimer.
Nel nostro Paese il 6.4% dei soggetti di età compresa fra 65 e 85 anni è affetta da demenza. Nella sola provincia di Rimini i pazienti con demenza sono più di 3000 a cui si aggiungono circa 500 nuovi caso all’anno con netta prevalenza di anziani. e con l’ulteriore avanzare dell’età si assiste a un incremento esponenziale della malattia. Inoltre, A causa del progressivo aumento della popolazione anziana, è prevedibile che il numero dei pazienti con disturbi cognitivi crescerà in maniera esponenziale insieme all’inevitabile aumento dell’impatto sociale della malattia.
Ci si aspetta infatti che il numero di malati triplichi nel 2030.
Le demenze sono patologie altamente invalidanti, che danno disabilità permanenti e progressive. I dati scientifici evidenziano un quadro incide pesantemente, e inciderà ancora di più in futuro, sia sulle famiglie che sul sistema sanitario nazionale. L’impatto psicologico, emotivo, sociale ed economico della malattia sulle famiglie e su quanti vivono con un malato è enorme. Famiglie e amici di persone affette da demenza sopportano enormi pesi psicologici e finanziari.
I dati epidemiologici raccolti hanno inoltre dimostrato che per gli individui vicini a persone affette da demenza il rischio di incorrere in problemi fisici e di salute mentale è alto.
I costi meramente economici della malattia sono notevoli, anche se difficilmente quantificabili.
Oltre alle cure mediche, infatti, vanno contabilizzati i costi di gestione del paziente, il tempo lavorativo utilizzato dai familiari per l’assistenza e il costo sociale di morti premature.
Tutto ciò qualifica le demenze tra le patologie più costose in assoluto. Di qui l’importanza della prevenzione e di una diagnosi precoce che permettano non solo di trattare la malattia al meglio, ma anche di dare la possibilità ai familiari del malato di gestire in maniera appropriata i costi affettivi ed economici. E soprattutto di non sentirsi soli.