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Tante forme per un unico allarme: il FaViS contro plagio e sette

di Redazione   
Tempo di lettura 1 min
Lun 14 Apr 2003 12:43 ~ ultimo agg. 10 Mag 03:44
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L’incontro è stato promosso dal FaViS, Associazione Nazionale Familiari delle Vittime delle Sette; una realtà nata a Rimini e diventata punto di riferimento a livello nazionale.
Il FaViS è nato per riunire le famiglie che hanno conosciuto la drammatica esperienza di un familiare vittima di una setta – in Italia sono mezzo milione – e per cercare di contrastare un fenomeno che le leggi non riescono a contrastare: in Italia il reato di plagio è stato dichiarato incostituzionale venti anni fa.
Per Maurizio Alessandrini, presidente del FaVis, occorre anche fare una seria opera di prevenzione, soprattutto nei confronti dei giovani, i soggetti più deboli.

Il rischio di plagio si nasconde sotto tante maschere: da corsi di psicoterapia o rilassamento che nascondono altro ai famigerati multilevel, fino a sette di carattere pseudoreligioso.
Gli esperti parlano di culti distruttivi e menticidio, proprio perché queste sette operano una totale manipolazione psicologica nei confronti dell’individuo. Approfittando magari di momenti delicati, come l’adolescenza. All’incontro era presente una mamma il cui figlio 17enne è stato trascinato in una setta dalla fidanzata inviata apposta nel suo gruppo parrocchiale dal leader.

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