Si conclude con ‘Ivanov’ la rassegna teatrale ‘Atto Terzo’


In scena Annalisa Amodio, Ursula
Bächler, Francesco Biscione, Aisha Cerami, Fortunato Cerlino, Vito Favata,
Raffaele Gangale, Stefano Lescovelli, Corinna Lo Castro, Alessandro
Lombardo, Paolo Musio, Mascia Musy, Alvia Reale, Patrizia Romeo, Barbara
Valmorin, Greta Zamparini, per la regia di Eimuntas Nekrosius.
La scheda dello spettacolo:
Nekrosius torna a mettere in scena l’Ivanov dopo 24 anni – il primo incontro
con il dramma di Cechov lo ebbe nel 1978, a 31 anni con il saggio di laurea
per l’Istituto di arti teatrali Lunacarskij di Mosca.
Il regista non ha
bisogno di ricorrere a concetti astrusi per comunicare col pubblico la sua
idea di un testo e del teatro, né d’altra parte, gli spettatori devono fare
i conti con conoscenze pregresse di storia dello spettacolo, devono solo
abbandonarsi a una nuova creazione che dall’origine porta a compimento uno
spettacolo.
Sebbene la storia di Ivanov si riduca nei suoi tratti essenziali
al fallimento intellettuale e sentimentale del protagonista, è chiaro come
le misure piccole siano per l’autore una sorta di banco di prova,
un’esperienza di crescita a volte anche essenziale e riuscitissima, ma pur
sempre rivolta a una costruzione molto più articolata.
La regia di un testo,
che in più di altre occasioni, si arena in scene dialogate, pone in primo
piano il problema del ritmo. I personaggi insomma dialogano a lungo tra
loro, salvo poi penetrare repentinamente nella dimensione discussa e
alterata del protagonista, un uomo evidentemente fuori dal tempo e da se
stesso, per fermarsi nuovamente.
Nekrosius ha risolto il problema sfruttando
il canale visivo, normalmente molto scarno per quel che concerne i drammi di
Cechov rispetto a quello orale.
“Quello che ho voluto metter in evidenza in questo mio “Ivanov” -spiega
Nekrosius- è il concetto di destino.
Il destino in ciascuno di noi ha
un’importanza enorme: qualcuno viene preso per mano dal destino e docilmente
si fa accompagnare, altri invece vengono trascinati a forza dal destino, si
dibattono, cercano di resistere, ma inutilmente: comunque la nostra via è
predestinata. Tante cose accadono indipendentemente da noi in questo mondo.
Non abbiamo altra possibilità che vivere la vita, immersi nelle nostre
passioni, dimenticandoci anche di vivere o ‘osservarci’ vivere, con
distacco”.
Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con il Teatro Novelli di
Rimini.
Prevendita e prenotazioni per gli spettacoli presso il Teatro Novelli (tel.
0541/24152) dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle ore 14: le prenotazioni
vengono accettate solo dalle ore 12 alle ore 14.
Per informazioni: Santarcangelo dei Teatri, tel. 0541/626185)