Violenza nella clinica, invalido palpeggia giovane paziente: condannato

Ha approfittato della sua invalidità per attirare in trappola una giovane che era in day hospital nello stesso ospedale privato accreditato riminese dov’era ricoverato anche lui. L'uomo, che all’improvviso ha squallidamente abusato di lei in una zona della clinica sprovvista di telecamere, è un paziente invalido di 52 anni, residente a Bellaria Igea Marina, mentre lei una 23enne, proveniente da fuori regione, affetta da tetraparesi e con deficit sia visivo che cognitivo.

I fatti risalgono al 2 aprile del 2023, quando il 52enne, con difficoltà a deambulare tali da utilizzare una carrozzina motorizzata, convinse la ragazza – secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Rimini – a prestargli soccorso. Con una scusa, l’invalido l’attirò in una zona dove non ci sono telecamere per poi afferrarla ai fianchi e tirarla verso di sé. A quel punto le avrebbe alzato la maglietta palpeggiandola a più riprese, e infine baciata sulle labbra contro la sua volontà.

A interrompere la violenza fu un’anziana che si trovava a passare di lì. Le successive indagini dei carabinieri e la testimonianza della vittima hanno permesso al pubblico ministero Luca Bertuzzi di aprire un’indagine per violenza sessuale aggravata dai deficit che affliggono la 21enne e che ne hanno ostacolato la sua difesa, nei confronti del 52enne, nel frattempo rinviato a giudizio. Il processo, che si è tenuto con rito abbreviato davanti al gip di Rimini, Vinicio Cantarini, si è chiuso nella giornata di mercoledì con una condanna a un anno e 10 mesi di reclusione, contro la richiesta del pubblico ministero d'udienza, Davide Ercolani, che era stata di 4 anni. L’invalido, difeso dall'avvocato Andrea Guidi, aveva a suo carico anche diverse segnalazioni e denunce, poi archiviate, per fatti simili.