Vigili del Fuoco, organico carente: a Rimini ne mancano 30. Rischio sicurezza

La mancanza di personale è ormai cronica purtroppo per i Vigili del Fuoco di Rimini e la situazione presto potrebbe peggiorare. "Per effetto dell’imminente procedura di mobilità nazionale - evidenziano i sindacati in una nota congiunta -, e per la inaspettata mancata assegnazione di Vigili neoassunti, si vedrà salire a quasi 30 il numero dei Vigili del fuoco mancanti rispetto a quanto previsto dalla pianta organica". A questa carenza si aggiungono i 10 dipendenti che svolgono servizi collegati al soccorso ma senza essere più operativi a causa di sopravvenute patologie. Ci sono poi i pensionamenti, molti previsti a breve, e il declassamento (deciso dal Ministero) dell'aeroporto Fellini di Rimini dalla VIII alla VII categoria ICAO che comporterà l'immediata riduzione di 12 unità (4 Graduati e 8 Vigili) nel distaccamento aeroportuale. Una rimodulazione che "accentua il rischio per il restante personale nell’affrontare le eventuali emergenze aeroportuali con un numero ridotto di personale e mezzi antincendio" scrivono i sindacati evidenziando anche l'aumento esponenziale nel periodo estivo dei servizi di vigilanza antincendio nei locali di pubblico spettacolo e in occasione di eventi e fiere. "Per coprire questi servizi obbligatori con i numeri deficitari attuali - si legge nella nota -, sarà di frequente necessario chiudere temporaneamente il Distaccamento di Cattolica (come purtroppo già accaduto recentemente) e, verosimilmente, risulterà impossibile procedere all’apertura del Distaccamento stagionale di Bellaria Igea Marina". Il rischio è quindi quello di non riuscire a garantire sicurezza e interventi tempestivi su tutto il territorio provinciale che vede quintuplicare la sua popolazione nel periodo estivo. "Di tale situazione - scrivono i sindacati - è stata adeguatamente informata il Prefetto di Rimini, Dottoressa Giuseppina Cassone, la quale ci ha assicurato tutto il suo sostegno nelle sedi opportune; provvederemo a renderne edotti anche i sindaci, politici regionali e nazionali, eletti sul nostro territorio, ma riteniamo in primis doveroso “far capire” alla cittadinanza la gravità di quanto sopra esposto" concludono.

A firmare la nota FP CGIL, CONAPO, UILPA, USB e UGL.