Va in pensione il comandante Papagni, storica guida della Polizia Postale
Dopo oltre 41 anni effettivi di servizio, il pluridecorato Sostituto Commissario Coordinatore Dott. Vincenzo Papagni saluta la Polizia di Stato.
Classe 1965, nato a Milano, a Rimini da quando divenne provincia circa 30 anni fa, Papagni è una figura molto conosciuta negli ambienti giudiziari e di pubblica sicurezza dove ha trascorso tutta la sua carriera.
Arruolatosi giovanissimo nel 1984, dopo aver aver maturato esperienza a Milano nei servizi di ordine e sicurezza pubblica e battuto in lungo e in largo le strade ed autostrade lombarde nella Polizia Stradale ha frequentato il corso da Ispettore e nel 1997 viene assegnato alla Questura di Rimini, dapprima alle Volanti e successivamente alla Polizia Amministrativa da dove è stato inviato al Centro Addestramento Polizia Postale di Genova per frequentare il Corso di specializzazione in Polizia Postale.
Rientrato a Rimini, nel 2007 è stato incaricato di individuare un manipolo di donne e uomini della Polizia di Stato in servizio nel capoluogo scelti tra coloro maggiormente dotati di competenze informatiche ed aprire la Sezione di Polizia Postale, dove per oltre 18 anni ha ricoperto il ruolo di Comandante.
Papagni ha coordinato centinaia di indagini in materia di contrasto alla pedopornografia online, frodi informatiche e cybersicurezza eseguendo numerosissime perquisizioni ed arresti di cybercriminali.
Oltre all’attività di polizia giudiziaria, il Comandante Papagni in questi 20 anni si è distinto anche per il suo impegno sociale intervenendo in una moltitudine di dibattiti ed incontri pubblici nelle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Rimini salvando dalla “rete” internet tanti ragazzi e adulti.
"La Polizia di Stato e tutta la comunità riminese - si legge in una nota - perde un investigatore appassionato , scrupoloso e profondamente legato ai valori di servizio pubblico e dedizione che è riuscito negli anni a diventare un punto di riferimento non solo per i cittadini ma anche per tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine ed organi investigativi".












