Usi impropri del volto di Pierina Paganelli. I figli si rivolgono ai legali


"Non usate il viso di nostra madre, vittima di omicidio, per i vostri scopi". Lo chiedono tramite l'Ansa i figli di Pierina Paganelli, la donna di 78 anni, assassinata a Rimini la notte del 3 ottobre 2023 nel garage di via del Ciclamino, "esterrefatti, turbati e addolorati" dopo avere visto la locandina che annuncia una manifestazione in programma sabato prossimo a Rimini, organizzata dalla comunità senegalese con circa 500 persone attese, a sostegno del 35enne senegalese a oggi unico indagato per l'omicidio. Nella prima locandina della manifestazione, poi modificata, appariva il volto di Pierina a fianco di quello di Louis Dassilva. I figli di Pierina si sono rivolti ai legali Monica e Marco Lunedei per chiedere che il volto della madre non sia più oggetto di usi improrpi.
"Gli eredi della vittima hanno diffidato e procederanno giudizialmente in ogni sede contro coloro che si stanno servendo con finalità speculative dell'immagine della madre barbaramente uccisa - si legge in una nota dei legali Lunedei - millantando non meglio precisate "ricerche di presunte (quanto assurde) verità. Della ricerca della verità si sono occupate e continueranno ad occuparsi la Procura competente e le Istituzioni a ciò preposte. Con particolare riferimento ad una locandina circolata nei giorni scorsi, in particolare, la famiglia non intende assolutamente permettere che l'immagine della madre venga affiancata proprio a quella dell'unica persona indagata e gravemente indiziata per il suo omicidio".