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Uno Bianca. Ada di Campi: il perdono è stato per me liberante

In foto: Ada di Campi a Tempo Reale durante l’ultima campagna elettorale, candidata a sindaco per il Popolo della Famiglia
Ada di Campi a Tempo Reale durante l’ultima campagna elettorale, candidata a sindaco per il Popolo della Famiglia
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura 1 min
Mar 27 Set 2016 13:35 ~ ultimo agg. 19 Mag 20:03
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Il 3 ottobre saranno 29 anni da quella terribile notte. Lei aveva 21 anni, era una poliziotta alle prime armi, e fu raggiunta da 8 colpi. Ada Di Campi ha ancora scalfito nelle memoria quel conflitto a fuoco con la banda della Uno Bianca. L’agguato sull’A14, poco prima del casello di Cesena, causò la morte del sovraintendente capo Antonio Mosca e ferì gravemente il collega Luigi Cenci. Negli ultimi giorni le tragiche vicende di questa oscura pagina italiana, che si chiuse con l’arresto della banda nel novembre del 94, sono tornate al centro dell’attenzione. Uno dei fratelli Savi Alberto ha scritto al vescovo di Bologna Zuppi chiedendo perdono. Una richiesta rigettata al mittente dall’associazione delle vittime della Uno Bianca presieduta da Rosanna Zecchi e fondata proprio dalla Di Campi. La poliziotta, oggi in pensione, racconta, invece di essere riuscita a perdonare, un atto per lei liberante. Ne ha parlato questa mattina nella nostra trasmissione Tempo Reale.

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. L’intervista integrale ad Ada di Campi sulla pagina facebook di Tempo Reale

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