Truffa on-line. Vende computer in Costa d’Avorio ma i soldi non arrivano


La ragazza ha acconsentito e, dopo alcune ore, l’acquirente le ha confermato l’avvenuto deposito di 260 euro, il costo del portatile. Il sito confermava il pagamento, ma informava la donna di dover pagare 142 euro per completare la consegna e sbloccare l’importo a suo favore. La ragazza ha spedito una mail di protesta e ha ricontattato il suo acquirente che le ha detto di volerla rimborsare con un bonifico bancario. La ragazza ha così fornito il suo codice iban. Si è poi ritrovata in posta elettronica un’altra e-mail in cui le si chiedevano altri 175 euro per sbloccare il bonifico. La donna si è infine rivolta alla polizia postale: nessuna delle mail ricevute era del vero sito moneybookers.
LE REGOLE DA SEGUIRE IN CASO DI VENDITA/ACQUISTO ALL’ESTERO:
Non solo chi compra all’estero viene truffato, ma spesso anche chi vende.
I truffatori creano falsi siti di spedizionieri, clonano pagine di siti di deposito a garanzia per i pagamenti. A volte inviano assegni falsi per farsi restituire soldi veri. A volte il danaro è reale, ma proviene da conti phishiati o carte di credito clonate, si tratta di denaro riciclato da truffe ai danni alberghi, agenzie di viaggio. La polizia postale ricorda che una volta spedito il danaro all’estero, è irrecuperabile. È buona prassi controllare sempre sui motori di ricerca gli indirizzi email, i numeri di telefono e i nominativi, utili anche i forum. Nel dubbio, rivolgersi alla polizia postale: 0541.634298