Tornano le temute mucillagini e il mare riminese si colora di verde


All’inizio di maggio le acque dell’Adriatico centro-settentrionale, compreso lo specchio riminese fino al nord delle Marche, hanno assunto una marcata tonalità verde dovuta a una fioritura algale eccezionale, visibile anche dai satelliti. "Le condizioni anomale - spiega il tecnico meteorologo Roberto Nanni – con temperature marine che hanno raggiunto valori fino a +5°C sopra la media stagionale e un massiccio afflusso di acqua dolce conseguente alle recenti precipitazioni – hanno favorito questo fenomeno. I principali responsabili sono i cianobatteri, microrganismi fotosintetici che, pur non risultando generalmente tossici, possono alterare l’equilibrio dell’ecosistema marino".
Oltre al colore c'è una presenza molto temuta: "Tra gli effetti osservati, oltre alla distintiva colorazione verdastra - continua Nanni -, si evidenzia la presenza di zone di mucillagine, sostanza gelatinosa che potrebbe compromettere le attività balneari e la pesca. Il fenomeno è strettamente correlato al processo di eutrofizzazione, ovvero l’eccessivo arricchimento delle acque in nutrienti (come azoto e fosforo) derivanti da fertilizzanti agricoli, scarichi industriali e reflui domestici, aggravato dall’aumento vertiginoso delle temperature marine e dall’intenso irraggiamento solare sulla superficie. Tale condizione provoca una significativa riduzione dei livelli di ossigeno, mettendo a rischio la biodiversità marina e la salute degli ecosistemi costieri. In qualità di esperto e operatore balneare, monitoro costantemente l’evoluzione di questi fenomeni. Sebbene gli effetti sulla stagione turistica-balneare restino ancora da definire, le evidenze raccolte suggeriscono che la situazione potrebbe essere transitoria, con un possibile miglioramento nelle prossime settimane. Nel frattempo, il supporto informativo fornito dal Copernicus Marine Service si conferma uno strumento fondamentale per orientare le politiche di mitigazione e proteggere il nostro ambiente marino".