Il Governo taglia i fondi al Santarcangelo Festival, è polemica


Il Governo Meloni ha deciso di retrocedere il Santarcangelo Festival nella graduatoria per l’erogazione dei fondi triennali 2025-2027. Una scelta che comporterebbe un drastico taglio ai fondi pubblici erogati dal Ministero della Cultura, circa 200mila euro in meno, e che ha fatto inevitabilmente discutere.
Per Filippo Sacchetti, sindaco di Santarcangelo, "la notizia del dimezzamento dei punteggi ministeriali assegnati alla qualità artistica del nostro Festival è una vera doccia fredda. Criteri uguali agli altri anni, stesso Festival da 55 anni, valutazioni ribaltate. Quindi capiamoci: chi valuta si è sbagliato, se la valutazione è oggettiva, oppure vuole far fuori Santarcangelo dalla scena culturale italiana (e internazionale)", tuona il primo cittadino clementino. Che poi aggiunge: "Si tratta di una decisione politica, quella di 'colpirne uno per educarne 100', un attacco alla libertà di espressione che ormai sappiamo piacere poco a questo governo. Santarcangelo è un presidio di libertà per la cultura italiana. Ma non per questo governo, che preferisce altro, un pensiero allineato che è disposto ad ottenere anche con la repressione. Tira una brutta aria, ma questa non è una novità".
Poi l'invito a scendere in piazza Ganganelli, "una piazza del mondo, dove tutto si può discutere perché siamo liberi. E nella pluralità nasce l'idea di società che vogliamo. Vi invito - è l'appello del sindaco Sacchetti - a partecipare, tutti, ancora con più motivazione ed energia di prima. Dialogare, indignarci, magari anche dovendo correggere qualcosa, ma non restare indifferenti. Perché questa rischia di essere una scelta generale e un attacco pesante a ogni forma di libertà di espressione del nostro Paese. Facciamo sentire la nostra voce!".
Esulta, invece, l'ex consigliere regionale della Lega, Matteo Motevecchi, che di recente ha lanciato un nuovo movimento politico denominato 'RivoltaTi': "Da 10 anni ho condotto una battaglia continua contro lo sperpero dei soldi pubblici (soldi dei cittadini) nei confronti del Santarcangelo Festival, fucina di pseudo cultura, gender e propaganda woke per eccellenza. Sento già il mondo politico progressista agitarsi senza darsi pace. Mi aspetto anche altri appelli sguaiati di certi politici che grideranno, uno dopo l'altro, alla 'censura' e non mancheranno le animate raccolte fondi lanciate in lungo e in largo per sopperire alle risorse perdute. Ecco signori miei - conclude Montevecchi -, il 'vostro festival politico' da adesso iniziate a farlo anche con i vostri soldini. Il tema è sempre stato questo. Il giochino, almeno in parte, è finito".
L'onorevole di Fratelli d'Italia, Beatriz Colombo, afferma si sia trattato di una decisione basata sulla "qualità della proposta artistica che non è stata ritenuta più soddisfacente ai fini del sostegno pubblico. In una democrazia - dice - è giusto che tutti possano esprimersi e fare 'arte', ma l’accesso a finanziamenti pubblici deve avvenire nel rispetto di criteri di merito e qualità. Il Ministero ha inviato un segnale chiaro: la cultura deve tornare a unire, non a dividere, e chi riceve fondi pubblici deve rispondere a criteri chiari e controllabili".