Torna il presepe di sabbia: a Torre Pedrera e quest’anno anche a Bellaria


L’accademia della sabbia è artefice anche del presepe di sabbia di Bellaria, da sabato sulla spiaggia del Blue Suite Hotel.
Sigismondo Malatesta e Giovanni Pascoli, don Oreste Benzi che salva una prostituta dalla strada, Federico Fellini e Giulietta Masina, Mussolini su un balcone che incarna il peccato capitale della superbia, Ciccio Ingrassia in una famosa scena di Amarcord. E poi Carlo Conti, protagonista ormai da diversi anni del Capodanno riminese, i comici Cevoli e Luttazzi, Pantani e il pugile Loris Stecca. Sono solo alcuni dei riminesi celebri o personaggi legati a Rimini, del presepe di sabbia di Torre Pedrera.
“La natività è ambientata all’interno di rovine classiche, che nel Settecento erano abitate dalla parte più derelitta della popolazione – spiega Antonio Molin, Direttore artistico dell’Accademia della Sabbia. “La tradizione vuole che Gesù sia nato in un ambiente molto povero: proprio per questo la natività è ambientata all’interno di edifici classici in rovina”.
Ci sono voluti 30 giorni di lavoro per modellare, da diecimila tonnellate di sabbia, le 200 figure e i cento animali oltre alla grande torre esterna, quest’anno alta ben otto metri.
A contribuire a un’opera così complessa, è stata anche la manovalanza volontaria dei torrepedreresi.
“Dobbiamo ringraziare coloro che ci danno una mano. Per noi vuol dire coinvolgere tutto il paese nella realizzazione di quest’evento” dice Gianni Berardi, Presidente del Comitato turistico di Torre Pedrera. “Si tratta di un’opportunità importante per farci conoscere e far parlare di noi anche in inverno” conclude.
“La natività tra terra e mare” è il titolo del presepe di Bellaria, anche questo realizzato dall’Accademia della sabbia. Gli artisti hanno tratto ispirazione dalla doppia anima di Bellaria.
“Da una parte abbiamo rappresentato i pescatori, il faro e persone dedite alle vicende del mare” spiega ancora il direttore artistico Accademia della Sabbia Antonio Molin, “dall’altro i contadini e l’ambiente della campagna”.
(Newsrimini.it)