Tante scuse, ma ci avete travisato: la replica della De Agostini


Tante scuse se qualcuno è rimasto offeso, ma attenzione a non travisare il senso. E’ la risposta della De Agostini, che con una nota firmata da Franco Ghilardi, direttore Editoriale dell’Area Scuola, ha risposto al settimanale il Ponte, che nei giorni scorsi ha portato alla luce il discusso paragrafo sul mare riminese. “Un mare deperito – recitava in particolare una frase ormai nota – che sembra non promettere nulla di buono a chi vi si immerge.
“Un passo nella sua formulazione poco felice e potenzialmente fuorviante – scrive Ghilardi, ma esclusivamente “nel caso la lettura si limiti solo ad esso”. Se letta fuori dal contesto, precisa infatti la De Agostini, la frase non rispecchia il pensiero degli autori. Il contesto è un capitolo dedicato alle problematiche ambientali del nostro paese, e nel paragrafo finito sotto accusa si parla in particolare dei litorali sacrificati alle esigenze del turismo di massa, in un parallelo tra Rimini, la costa ligure e quella versiliana.
Tra l’altro, ricorda Ghilardi, in altre pagine “sono messi in chiara evidenza aspetti positivi per quanto riguarda la gestione e il rispetto dell’ambiente sulla costa romagnola.
E comunque il paragrafo incriminato ha i giorni contati: in primo luogo perché datato, e poi perché la riforma Moratti “ha reso obsoleti i programmi di geografia fin qui in vigore”.
I giudizi sulla qualità delle acque della Romagna, inoltre, sono già stati tolti, mentre la descrizione del territorio mette in risalto “il ruolo positivo svolto dall’amministrazione regionale nella difesa del territorio”.
Una revisione fatta non per evitare di offendere qualcuno, ma perché, spiega Ghilardi, è normale che i testi vengano aggiornati, in particolare quelli di geografia “dove situazioni e problemi mutano con grande rapidità”.
Insomma, la De Agostini si scusa con lettori e operatori turistici ma difende la qualità del proprio lavoro, che proprio di recente ha ottenuto la certificazione ISO. Basterà per farsi perdonare dagli inviperiti operatori del turismo riminese?