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Cronaca Newsrimini Rimini

Tabelle alcolemiche nei locali: a Rimini non tutti sono pronti

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Lun 22 Set 2008 19:11
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Le categorie economiche sono già sul piede di guerra e preparano la strategia per eventuali ricorsi, visto che la non osservanza del decreto prevede la chiusura da 7 fino a 30 giorni.

Ma se Fipe Confcommercio e Fiepet Confesercenti rassicurano gli associati che la norma si rivolge solo a pub e discoteche, Cna, più cautamente, ha inviato un avviso anche a bar e ristoranti a lei associati. La legge si rivolge ai locali aperti dopo le due e in cui si fa intrattenimento. Un termine non meglio definito, che secondo Cna potrebbe quindi riguardare anche i bar e i ristoranti che rimangono aperti dopo le due, e in cui si fa intrattenimento anche solo con radio o televisione.

Ma se discoteche e pub si sono preparati per tempo alla nuova legge, per i bar, per cui l’applicazione della norma è in dubbio, il discorso cambia. Facendo un giro in centro, abbiamo trovato alcuni di questi gestori all’oscuro di tutto.

Una norma, che arriva ad integrare il divieto della somministrazione di alcol dopo le due scattato un anno fa, che questa volta fa appello alla coscienza dei clienti. In pratica, chi vuole bere coscientemente potrà capire se ha alzato troppo il gomito per mettersi in auto.

Oltre a consentire il calcolo del tasso alcolemico, le tabelle descrivono gli effetti dei gradi alcolici nel sangue. Se entro lo 0.5 per litro si è nei limiti di legge, per esempio, già a 0.1-0.2, possono affievolirsi vigilanza e attenzione. Importante il parametro del peso: a una donna di 45 kg, per esempio, basta una birra normale per superare il limite di 0.50. Ma anche a un maschio può bastare una birra: se è un tipo non troppo piazzato, e pesa 70 kg, gli basta una doppio malto per far schizzare l’etilometro a 0.55.

Valori che, però, spiegano le note inserite dal ministero nelle tabelle, si riferiscono all’alcolemia teorica. Nella realtà gli elementi che entrano in gioco sono anche altri. Per esempio, il fatto di essere a stomaco vuoto o a stomaco pieno, e di aver assunto o no la bevanda nei 60-100 minuti precedenti.

(NewsRimini.it)

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