Stop al fermo, torna il pesce fresco. Coldiretti: format inadeguato e da cambiare


Dopo 43 giorni di stop, torneranno in mare alla mezzanotte di oggi i pescherecci della riviera emiliano romagnola. Ne dà notizia Coldiretti Impresa Pesca regionale che torna però a denunciare che l’attuale format del fermo pesca, inaugurato 30 anni fa, “ha ampiamente dimostrato di essere inadeguato, poiché non tiene conto del fatto che solo alcune specie ittiche si riproducono in questo periodo, mentre per la maggior parte delle altre si verifica in date differenti durante il resto dell’anno.” L’associazione propone di differenziare il blocco delle attività a seconda delle specie, mentre le imprese ittiche potrebbero scegliere ciascuna quando fermarsi in un periodo compreso tra l’1 luglio e il 30 ottobre.
La flotta di pescherecci dell’Emilia Romgna è composta di 627 barche che nel 2015 hanno pescato 9.500 tonnellate di pesce, con un aumento negli ultimi dieci anni del 7,3% per un valore all’origine di 28,5 milioni di euro (+9,9% dal 2005). La tipologia più pescata è stata il pesce azzurro con 4.500 tonnellate, mentre nel settore dell’allevamento vongole e cozze si sono attestate sulle 19.500 tonnellate.
Ma dopo questi 43 giorni di stop, cosa si attendono gli addetti ai lavori? “Le ricerche effettuate in questi ultimi giorni dicono che il prodotto c’è – ci dice il presidente della Cooperativa Lavoratori del Mare Giancarlo Cevoli – ma fin che non usciremo in mare è meglio non sbilanciarsi. Di certo c’è che domani al Mercato tornerà il pesce fresco.”
Per effettuare acquisti made in Italy di qualità e al giusto prezzo il consiglio di Coldiretti è, se possibile, di acquistare direttamente dal pescatore o, se da un’attività commerciale, di verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere l’area di pesca (Gsa) che per l’Adriatico settentrionale corrisponde al numero 17. Nel periodo di fermo pesca di questa zona, per mangiare pesce italiano le provenienze da preferire sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta).