Stagionali: salva la disoccupazione con la ‘Mini Aspi 2012’


Il 17 dicembre è arrivata l’attesa circolare Inps che chiude un periodo che era stato di incertezza per molti stagionali, dopo l’abrogazione dell’indennità di disoccupazione con requisiti ridotti, sostituita dalla nuova Mini Aspi nella riforma del mercato del lavoro. E’ cambiato il traguardo, perchè sostanzialmente si passa dalle 78 giornate che servivano prima per ricevere la prestazione, alle 13 settimane richieste ora (più o meno 96 giornate). Un cambiamento a seguito del quale si è creata una platea di potenziali esclusi. Una difficoltà tutta riminese, con i tantissimi che lavorano solo per i tre mesi estivi. La buona notizia è che per la stagione 2012 questi lavoratori riceveranno una prestazione di disoccupazione equivalente a quella avuta negli anni precedenti, grazie a una forma ibrida di prestazione creata apposta, la “Mini Aspi 2012”. Parliamo, in provincia, di una somma totale tra i 9 e i 10 milioni di euro. La richiesta va presentata, esclusivamente in via telematica, entro il 2 aprile 2013. “Insomma – spiega Alessandro Romano, Direttore provinciale Inps – anche nel 2012 avranno una prestazione che possiamo presumere sarà all’incirca equivalente alla prestazione che hanno avuto negli anni precedenti”.
Una partita, quella della Mini Aspi, molto contestata dai sindacati riminesi, che quest’estate avevano anche scritto alla Fornero. Se è un dato di fatto che l’innalzamento del traguardo taglierà fuori molti dal 2013 se con la crisi la stagione si accorcia, la mini Aspi ha il fatto che non c’è più il requisito dei due anni di anzianità contributiva, che invece condizionava la vecchia prestazione, e che l’anno è considerato mobile. Spiega il direttore Romano: “Se un soggetto, ad esempio, ha lavorato a dicembre, a Pasqua e durante la stagione estiva, tutto il periodo verrà considerato quando a settembre avrà la disoccupazione. E’ questo elemento che ci permette di sperare di non avere una riduzione dei soggetti che sono tutelati”.
Da febbraio arriveranno anche i contributi per i 222 “salvaguardati” , tra gli esodati riminesi. Intanto quest’anno l’Inps provinciale chiude con circa 914 milioni di euro erogati. Si registra un aumento delle pensioni di vecchiaia del 23%, frutto anche della corsa per la riforma Fornero. E poi, anche dai dati Inps, la conferma: le imprese del territoro vivono una crisi di liquidità. Lo si evince dai dati relativi alle prestazioni a sostegno del reddito erogate dallInps. Delle erogazioni, cioè, che il datore di lavoro dovrebbe anticipare ai lavoratori, per poi essere rimborsato dall’Inps. Quando ci sono problemi di liquidità l’azienda chiede all’Inps di evitare questo giro. I pagamenti diretti da parte dell’Inps per la Cig, ad esempio, dal 2011 sono aumentati del 38%. La disoccupazione ordinaria del 44%. Dice Alessandro Romano: “Adesso, per esempio, c’è la questione delle tredicesime a dicembre, con i contributi da pagare superiori agli ordinari. Per la cassaintegrazione ci sono difficoltà. Le imprese, in crisi di liquidità, chiedono all’Inps di versare direttamente ai lavoratori. Nei casi permessi noi accogliamo questa richiesta”.
(Nella foto la conferenza stampa presso la sede provinciale Inps)