Sorpreso a spacciare in stazione, il giudice lo assolve per tenuità del fatto


E’ stato arrestato ieri (venerdì) dai carabinieri del Radiomobile, vicino alla stazione di Rimini, dopo essere stato trovato in possesso di due grammi di hashish. Nelle sue tasche c’erano anche cinque euro, somma ricavata dallo spaccio di sostanza stupefacente avvenuto qualche istante prima. Al termine di una notte trascorsa nelle camere di sicurezza della caserma, questa mattina (sabato) il giudice monocratico del tribunale di Rimini lo ha assolto per tenuità del fatto.
E poco importa se il pusher, un 32enne tunisino senza fissa dimora e senza un’occupazione, irregolare sul territorio, avesse un curriculum criminale di tutto rispetto: una condanna di primo grado a due anni e quattro mesi per rapina aggravata; una condanna in secondo grado a otto mesi per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e danneggiamento; una recente denuncia per detenzione illecita di stupefacenti; altri due processi in corso per spaccio e rapina. Inoltre, come se non bastasse, nel corso dell’odierna direttissima ha accusato falsamente i militari dell’Arma di aver falsificato la nomina del difensore di fiducia.
Il pubblico ministero, in subordine alla condanna, aveva chiesto per l’imputato almeno il divieto di dimora in provincia di Rimini. Invece il tunisino, difeso dall’avvocatessa Federica Rossi, è stato assolto e quindi rimesso in libertà senza alcun obbligo.