Situazione frontalieri, sabato un convegno nazionale CGIL


E da tempo i frontalieri italiani a San Marino sono al centro delle cronache per la discussione sulla loro condizione contrattuale.
In base alla nuova finanziaria devono versare una quota, inferiore a quella prevista dallo Stato italiano, alla Repubblica del Titano. In Italia dovranno pagare tasse sulla parte di stipendio che rimane da uno storno di 8000 mila euro più la quota già versata a San Marino.
Una decisione che non piace alla CGIL e che sarà al centro della manifestazione nazionale “I diritti dei lavoratori frontalieri nella nuova Europa” che si terrà sabato al teatro Novelli di Rimini. Al centro del dibattito organizzato dal sindacato due emergenze in particolare, come ci spiega ZGraziano Urbinati, Responsabile Frontalieri della CGIL Rimini.
La proposta della CGIL è di creare fra San Marino e Italia un accordo simile a quello esistente con la Svizzera dove i frontalieri sono più tutelati a livello fiscale, contrattuale ed assistenziale.
I frontalieri italiani sono circa 50 mila. Oltre a quelli impegnati a San Marino e Svizzera, con una maggiore concentrazione nel Canton Ticino, 5000 lavorano in Francia e Principato di Monaco, mentre alcune centinaia in Austria. Sono, invece, 15 mila i lavoratori sloveni e croati che hanno un’occupazione nel Friuli Venezia Giulia.
Per discutere delle esigenze dei Frontalieri italiani, sabato dalle 10 alle 14, al teatro Novelli di Rimini, si terrà un assemblea nazionale organizzata dalla CGIL. Interverranno anche il Segretario Generale della CGIL, Gugliemo Epifani e il Responsabile del Segretariato Europa CGIL, Antonio Panzeri.