Sicurezza a Riccione. Civiche: che fine ha fatto la richiesta di consiglio aperto?


Il delegato sul tema sicurezza delle liste civiche riccionesi di centrodestra, Gabriele Galassi, chiede che “fine abbia fatto la nostra richiesta di un consiglio comunale aperto“. “Sicuramente – scrive – stiamo vivendo un momento molto difficile nella nostra città. Il fatto che ci siano stati 4 furti con scasso e una spaccata in centro nel giro di pochissimi giorni da il senso della assoluta gravità della situazione. I necessari interventi strutturali sulla sicurezza, come installare i piloni nella ztl, aumentare l’organico della polizia municipale, installare nuove telecamere e creare protocolli con commercianti e vigilanza privata, non sono più sufficienti!“. Secondo Galassi “è venuto a mancare nel nostro tessuto sociale quella sensazione di sicurezza della piccola città turistica, nella quale ci si sentiva a casa. I cittadini e i commercianti si sentono violati, non sicuri. Hanno paura, e questa cosa ha portato a guardare gli altri con diffidenza, a chiedersi chi è quella persona, ad essere meno aperti e disponibili. Tutto questo, piano piano, sta distruggendo quella sensazione di accoglienza e di benvenuto tanto famosa da parte dei romagnoli“.
Le Civiche ritengono quindi che sia necessario “senza indugi e false promesse, correre ai ripari e rimediare a questa situazione, che sta sfaldando la nostra comunità. La politica deve intervenire, senza inutili proclami, ma con azioni chiare precise ed incisive“. “Per questo motivo – conclude Galassi – ci chiediamo che fine abbia fatto la nostra richiesta di un consiglio comunale aperto“.