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"cittadini non si sentono sicuri"

Sicurezza a Riccione. Civiche: che fine ha fatto la richiesta di consiglio aperto?

In foto: Gabriele Galassi
Gabriele Galassi
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Lun 8 Apr 2024 14:40 ~ ultimo agg. 1 Giu 12:45
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Il delegato sul tema sicurezza delle liste civiche riccionesi di centrodestra, Gabriele Galassi, chiede che “fine abbia fatto la nostra richiesta di un consiglio comunale aperto“. “Sicuramente – scrive – stiamo vivendo un momento molto difficile nella nostra città. Il fatto che ci siano stati 4 furti con scasso e una spaccata in centro nel giro di pochissimi giorni da il senso della assoluta gravità della situazione. I necessari interventi strutturali sulla sicurezza, come installare i piloni nella ztl, aumentare l’organico della polizia municipale, installare nuove telecamere e creare protocolli con commercianti e vigilanza privata, non sono più sufficienti!“. Secondo Galassi “è venuto a mancare nel nostro tessuto sociale quella sensazione di sicurezza della piccola città turistica, nella quale ci si sentiva a casa. I cittadini e i commercianti si sentono violati, non sicuri. Hanno paura, e questa cosa ha portato a guardare gli altri con diffidenza, a chiedersi chi è quella persona, ad essere meno aperti e disponibili. Tutto questo, piano piano, sta distruggendo quella sensazione di accoglienza e di benvenuto tanto famosa da parte dei romagnoli“.
Le Civiche ritengono quindi che sia necessario “senza indugi e false promesse, correre ai ripari e rimediare a questa situazione, che sta sfaldando la nostra comunità. La politica deve intervenire, senza inutili proclami, ma con azioni chiare precise ed incisive“. “Per questo motivo – conclude Galassi – ci chiediamo che fine abbia fatto la nostra richiesta di un consiglio comunale aperto“.

 

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