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appello a settembre

Omicidio Tucci, i genitori di Giuseppe annunciano ricorso: "Non ci arrendiamo"

In foto: i genitori © Adriapress.
i genitori © Adriapress.
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura 2 min
Lun 23 Giu 2025 19:00 ~ ultimo agg. 19:12
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"Giustizia per Giuseppe", è il padre, Claudio Tucci, ad annunciare che attraverso il suo legale, Marco Ditroia del foro di Rimini, ricorrerà in appello contro la sentenza di primo grado che ha visto Klajdi Mjeshtri, 28enne buttafuori albanese del Frontamare, condannato in primo grado, con rito abbreviato, dal gup di Rimini, Vinicio Cantarini, alla pena di 12 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale. Una sentenza che i genitori del 34enne foggiano, vigile del fuoco in servizio a Rimini, non hanno mai accettato: "Per noi - dice il padre Claudio - si è trattato di omicidio volontario e continueremo a batterci per onorare la memoria di nostro figlio". Anche la Procura di Rimini, attraverso il pubblico ministero Davide Ercolani, ha deciso di impugnare la decisione del gup. La prima udienza davanti ai giudici della Corte d’Appello di Bologna si terrà il prossimo 22 settembre

Mjeshtri, difeso dagli avvocati Massimiliano Orrù del foro di Rimini e Alessandro Cristofori del foro di Bologna, ha invece rinunciato al ricorso, essendo stata riqualificata come da richiesta difensiva l'imputazione a suo carico: da omicidio volontario aggravato a omicidio preterintenzionale aggravato dalla minorata difesa. Applicata quindi la pena massima con la riduzione di un terzo per la scelta del rito abbreviato. Da 16 anni si è scesi così a 12 e in appello potrebbero diventare addirittura 10 considerato lo sconto di pena di un sesto, come previsto dalla riforma Cartabia, per l'imputato che rinunci al ricorso.

Per il giudice Cantarini, Mjeshtri, nonostante l'aggressione violenta con pugni al volto e alla testa, non aveva intenzione di uccidere Tucci. Le motivazioni, che includono anche l'analisi delle testimonianze di diversi soggetti, tra cui due buttafuori e un amico del 28enne albanese, hanno evidenziato secondo il gup incongruenze e contraddizioni nelle rispettive versioni dei fatti fornite in udienza.

 

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di Redazione