Sara Barraco, una vita per il volontariato


Nella sua vita Sara Barraco è stata davvero una pioniera e ha portato avanti molti progetti nel campo del sociale e del volontariato. Da tredici anni collabora con la Caritas Diocesana, in qualità di responsabile del progetto “Operazione cuore”. Ma basta mettersi in ascolto per accorgersi delle tante storie di cui è testimone…
Innanzitutto, come è arrivata a Rimini dalla Sicilia?
Sono nata in provincia di Trapani, ho ricordo bellissimi della mia terra. Ero delegata delle Beniamine nell’Azione Cattolica ma avevo nel cuore anche un altro grande sogno: partire per l’Africa come missionaria. In seguito posso dire che, anche se non ho realizzato questo sogno, è stata l’Africa a trovarmi e a venire da me! Tornando alla mia giovinezza, a 21 anni circa ho capito che volevo fare della mia vita un dono totale agli altri. E così sono entrata in un istituto scolare e mi sono trasferita a Verona. A Rimini sono arrivata qualche anno dopo per gestire una “Casa di riabilitazione”.
Una “Casa di riabilitazione”, di cosa si trattava esattamente?
Pensate al contesto storico in cui quella casa aveva preso vita. Era il 1963 ed era in vigore da pochi anni la Legge Merlin. La casa aveva il compito di accogliere proprio ex prostitute o ragazze con problematiche sociali e familiari. In quel periodo nella casa vivevano circa 18/19 ragazze. È stato un periodo bellissimo per me perché ho creduto veramente tanto in questo progetto e in quelle ragazze. Giravo per Rimini come una trottola per trovare lavoro per loro e aziende che si assumessero il rischio di assumerle, garantivo io per loro. Mi ricordo in particolare la sensibilità di un imprenditore, Vittorio Taddei, che ha aiutato tante di queste ragazze a realizzarsi.
E in seguito?
In seguito cominciò ad emergere anche il problema della tossicodipendenza in modo sempre più dirompente. Così mi venne chiesto di collaborare con Don Oreste Benzi a un progetto per tossicodipendenti al Centro “San Facondino” e in una casa-famiglia, esperienze in cui ho conosciuto anche l’Associazione Papa Giovanni XXIII e in particolare Giorgio Pollastri e Don Nevio Faitanini. Successivamente sono stata sedici anni a Cesena dove ho lavorato in una struttura di accoglienza per ragazzi e adulti disabili. Insomma, non mi sono mai fatta mancare niente…
Poi è arrivata la Caritas…
Quando sono tornata a Rimini, ho cominciato la mia collaborazione con la Caritas diocesana. Non sapevo niente dell’Operazione Cuore, è stato Don Luigi Ricci a suggerirmi di conoscere Marilena Pesaresi e così ho scoperto questa realtà che oggi è davvero la mia vita. In questi anni abbiamo accolto a Rimini più di 200 bambini provenienti dall’Africa e che necessitavano di cure ospedaliere, in particolare cardiologiche. Questi bambini, che spesso sono piccolissimi e quindi arrivano insieme alle loro mamme, vengono accolti dalle famiglie riminesi. Sono circa una quarantina le famiglie attualmente coinvolte in questo progetto.
Il suo lavoro come responsabile di “Operazione cuore” nello specifico in cosa consiste?
L’Operazione Cuore si prende cura di questi bambini e delle loro mamme a trecentosessanta gradi: dall’arrivo in aeroporto alla partenza, dagli aspetti sanitari fino alle pratiche burocratiche necessarie per i permessi di soggiorno. Io sono il loro tramite con la realtà italiana, in particolare per tutto ciò che concerne i rapporti con i medici e il personale ospedaliero. E poi mi prendo cura delle famiglie riminesi che accolgono i bimbi, visitandole, accompagnandole e sostenendole. Mi riempie di stupore, ogni volta, assistere alla trasformazione dei bimbi che accogliamo. Arrivano in Italia che sembrano piccoli coniglietti impauriti e ritornano nel loro paese non solo, spesso, guariti ma completamente trasformati e più forti. Questo per me è il miracolo più grande. E sono orgogliosa di sentirmi un po’come una zia adottiva per tutti questi bimbi.
Dove ha trovato in questi anni e dove trova tuttora la forza per realizzare progetti così importanti?
Innanzitutto nel mio rapporto con Dio. Da quando ho fatto la scelta di consacrarmi non ho più posseduto nulla, eppure il Signore nella mia vita non mi ha mai fatto mancare niente. E poi la mia forza sono le persone che incontro. Non mi piace parlare di poveri, ma piuttosto di persone e dell’esigenza, come ci ricorda quasi quotidianamente anche Papa Francesco, di fare in modo che ciascuno possa ritrovare la propria dignità e piena umanità. Alla fine di tutto è questa la cosa più importante.
Silvia Sanchini
Operazione Cuore cerca famiglie per accoglienza
“Operazione cuore” cura i rapporti con la missione presso l’Ospedale Luisa Guidotti di Mutoko nello Zimbabwe, dove dal 1963 opera la dottoressa riminese Marilena Pesaresi. Grazie a questo progetto si offre la possibilità a bambini e a ragazzi africani, affetti da gravi cardiopatie, di giungere in Italia per essere sottoposti a interventi cardiochirurgici presso l’ospedale Sant’Orsola di Bologna.
A metà marzo arriveranno 4 bambini e siamo alla ricerca di famiglie disponibili ad accoglierli, insieme alle loro mamme, per il periodo pre e post intervento al cuore. Si tratta di una femminuccia di 2 anni, un maschietto di 9 anni, un altro bimbo di 10 anni e uno un po’ più grandicello di 13 anni.
È necessario reperire fondi per gli esami clinici da fare in Africa, per il viaggio, per l’assistenza e i medicinali.
Per informazioni e offerte:
CARITAS DIOCESANA: Via Madonna della Scala, 7
Rimini – Tel.0541.26040 Fax 0541.24826.
Chiedere di Sara.
Sito internet: www.caritas.rimini.it
E-mail: caritas@caritas.rimini.it
Per offerte:
• sede Caritas;
• C/c postale n.13243472 inestato a
Caritas diocesana Rimini;
• in Banca: Cassa di Risparmio di Rimini,
Filiale di San Giuliano
IBAN: IT 67 B 06285 24206 CC0027459084