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Il caso arriva alla Camera

Santarcangelo Festival declassato, Gnassi interroga il ministro Giuli

In foto: Andrea Gnassi al teatro Galli (repertorio)
Andrea Gnassi al teatro Galli (repertorio)
di Redazione   
Tempo di lettura 6 min
Lun 30 Giu 2025 15:20 ~ ultimo agg. 15:31
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L'onorevole Pd, ed ex sindaco di Rimini, Andrea Gnassi ha deciso di interrogare il ministro Alessandro Giuli sul declassamento del Santarcangelo Festival sancito con il decreto del Direttore generale Spettacolo n. 741 pubblicato il 27 giugno 2025 sull’ammissione al triennio 2025-2027 e all’annualità 2025 degli Organismi dell’ambito Multidisciplinare. “Una valutazione irricevibile nel merito e nel metodo - dice il deputato -. Una scelta che non ha ragione d’essere da un punto di vista culturale ed è figlia di un Governo che ha trasformato un organismo tecnico - la Commissione per il teatro - in un manganello politico. Chi non asseconda i capricci e le volontà del Ministero è fuori: dopo il Teatro della Pergola in Toscana, ora Santarcangelo dei Teatri. E non a caso, dopo gli epurati, stanno spuntando nuovi beneficiari, che, dati alla mano e guardati con i criteri definiti dalla Commissione del Ministero vengono finanziati senza alcuna comprovata eccellenza, ma grazie a una dichiarata appartenenza politica di destra. La cultura non deve mai essere giudicata con chiavi politiche, mentre qui si colpisce scientificamente chi non è allineato usando ogni mezzo per spegnere la libertà di espressione e di pensiero. Santarcangelo dei Teatri è il Festival più longevo d’Italia, una finestra sul mondo che da 55 anni, dal 1970, pone il nostro territorio al centro della scena internazionale grazie ai migliori artisti e affrontando temi di grandi attualità. Quelli che non piacciono appunto a questo Governo, che con questo ennesimo atto conferma una linea politica definita già dall’inizio della legislatura con la norma c.d Fuortes, la proposta sulla riorganizzazione del Ministero, l’intervento sulla governance del Centro sperimentale cinematografia, la modifica dello statuto dei David di Donatello e la nomina del direttore del Teatro di Roma: la linea è sottrarre autonomia e sottoporre al controllo politico la cultura. Noi ci opponiamo e ci opporremo con tutte le nostre forze e con ogni azione possibile”.

Gnassi chiede al ministro “di motivare il punteggio assegnato all’Associazione culturale Santarcangelo dei teatri e la conseguente riduzione del contributo”. “Il bando - prosegue - è sostanzialmente invariato e non si capisce come con lo stesso direttore artistico e la stessa cura progettuale si possa scendere da un anno all’altro da 28 a 14 punti. È vero che la commissione cambia, ma le voci prese in considerazione non sono così soggettive da far crollare e addirittura dimezzare i punteggi: si riferiscono infatti ad aspetti della progettualità che sono gli stessi di dodici mesi fa. Questa Commissione quantomeno travagliata (si è dimesso in corsa uno dei sette membri e due hanno fatto verbalizzare il loro dissenso sul punteggio attribuito a Santarcangelo), ha abbassato a molti i punteggi della qualità, ma più di tutti al Festival, guarda caso la manifestazione che garantisce non solo piena libertà artistica ma si occupa di sostenere i diritti in termini di genere, migrazioni…Legittimare una valutazione di questo tipo significa accettare l’idea che gli spazi della libertà artistica siano sacrificabili, e che a essere penalizzati siano proprio i luoghi che nel tempo hanno preso posizione a favore dei diritti, della pluralità dei linguaggi, dell’apertura."

"Esprimo la mia piena solidarietà a tutte le realtà penalizzate da questo provvedimento, che rischia di compromettere il tessuto più vivo, coraggioso e necessario della cultura contemporanea” aggiunge, passando ai vari punti presi in esame dalla commissione: “1) Qualità della direzione artistica. Tomasz Kireńczuk è stato scelto attraverso un open call internazionale tra più di 60 candidature, è stato appena nominato alla direzione artistica di Brut Wien (sarà a Vienna dal 2026) e designato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) come esperto per la commissione AFAM nell’ambito del bando per l’internazionalizzazione dell’alta formazione artistica e musicale. 2) Qualità del personale artistico, rilevanza internazionale e presenza di giovani artisti. La programmazione del Festival è in larga parte composta da progetti di under 35 e under 40. Tra le figure invitate si contano numerosi nomi riconosciuti a livello internazionale e premiati nei rispettivi Paesi: solo per fare alcuni esempi Jessica Teixeira è stata appena premiata con il Premio Shell per la miglior regia, uno tra i più importanti premi di teatro in Brasile; Maud Blandel è stata premiata nel 2023 per il miglior spettacolo della danza in Svizzera per lo spettacolo in scena a Santarcangelo; Wojciech Grudzinski è stato appena premiato con “Paszport Politici”, il premio per il gli artisti emergenti di teatro e arti performative più prestigioso in Polonia; Eisa Jackson (correttrice dello spettacolo Magic Maids) ha ricevuto nel 2018, the Culture Centre of the Philippines 13 Artists Award e nel 2019, Il festival gode inoltre del sostegno di istituzioni culturali di rilievo quali Pro Helvetia, Adam Mickiewicz Institute, Institut Français, Flanders Ministry of Culture, Onassis Foundation ed è membro di diversi progetti europei, tra cui: SPA festival e ROM - residencies on the move 3) Qualità e innovatività del progetto artistico Santarcangelo sostiene direttamente la produzione di molte delle opere presentate in prima assoluta, facilitando la nascita di collaborazioni internazionali. Propone in cartellone tantissimi progetti inediti e il programma su Piazza Ganganelli vede riadattamenti dei lavori performativi pensati per indoor in un contesto dello spazio pubblico, più accessibile e più aperto per un pubblico diversificato. Senza dimenticare la realizzazione di palchi in spazi abbandonati e non teatrali come quelli delle Ex-Corderie e della Buzzi Unicem che riprendono la vita grazie al Festival, il sostegno ai formati non standard, come 1on1 (Muna Mussi) e durational (Ewa Dziarnowska), la co-curatela del programma musicale del Imbosco con tre collettivi artistici e il fatto che 360 professionals nazionali e internazionali sono a oggi registrati a partecipare al Festival e vengono a Santarcangelo per scoprire il programma e gli artisti. 4) Attività di ricerca, educazione e progettualità territoriale Il Festival promuove attività formative strutturate, tra cui due laboratori annuali (“Let’s Revolution” e “non-scuola”) che diventano eventi del cartellone. Ha inoltre fondato due network di sostegno all’arte emergente: Fondo, dedicato alla ricerca artistica, e blOOm, orientato alla produzione di lavori 1on1 di artistə basatə in Italia. 5) Valorizzazione della creatività emergente E’ al centro della missione di Santarcangelo Festival. Per tutto l’anno, artistə emergenti sono supportatə attraverso un sistema articolato di residenze, sia in sede sia all’estero, e grazie a strumenti progettuali come il Fondo, che offre supporto economico, organizzativo e curatoriale. 6) Partenariati e collaborazioni Oltre alle già citate collaborazioni internazionali, il festival è parte attiva di importanti reti italiane (Fondo e blOOm) ed europee (ROM, SPA), che ne attestano la capacità di operare su scala multilivello, connettendo la scena locale e quella globale in modo strutturato e continuativo. 7) Continuità Il Santarcangelo Festival ha una storia continua di 55 anni e dovrebbero ricevere il massimo dei punti solo per questo”.

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di Andrea Polazzi