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Consiglio: gli interventi in aula

Sanità. Carradori (Ausl): si è programmato guardando ai soldi, non ai bisogni

In foto: Tiziano Carradori
Tiziano Carradori
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura 15 min
Mer 28 Set 2022 15:34 ~ ultimo agg. 29 Set 11:05
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La sanità è stata protagonista martedì sera di un consiglio comunale tematico a Rimini. Oltre agli interventi istituzionali, sono stati tanti gli addetti ai lavori che hanno rappresentato in aula la situazione della sanità riminese.

Tra gli altri, a prendere la parola sono stati Francesca Raggi, direttrice del presidio ospedaliero di Rimini, Tiziana Perin, direttrice del Pronto Soccorso e il presidente dell’ordine dei medici Maurizio Grossi. Molto duro l’intervento del direttore dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori in particolare sul tema delle carenze di personale. “E’ impensabile – ha detto – che qualcuno si sottragga alla responsabilità del fatto di aver deciso di programmare le professioni sanitarie non in funzione dei bisogni da servire ma dei quattrini che si volevano spendere.” “Per quale ragione – si è chiesto poi – io, pubblico, non posso assumere un laureato in medicina abilitato all’esercizio della professione, mentre una struttura privata accreditata può farlo?“. Carradori, ricordando come la spesa media procapite nella sanità italiana sia molto inferiore alla media europea, si è poi rivolto alla politica: “io sono chiamato a non sprecare i soldi che la collettività mi rende disponibili – dice – ma alla politica spetta il compito di rendere disponibili i soldi necessari per fornire i servizi alle persone. Il perpetuarsi di un sottofinanziamento determinerà l’uscita verso sistemi alternativi che non tutti possono permettersi“.

Tra gli ospiti, anche l’assessore regionale alla Sanita Raffaele Donini che ha messo in fila alcune criticità: i tempi di attesa delle prestazioni, dove si conta di tornare ai livelli pre covid entro 2023, e i pronto soccorso. In quest’ultimo caso, i provvedimenti adottati dalla Regione dovrebbero dare risultati, ha spiegato, nell’arco di 3/5 anni mentre nell’immediato si punta sugli accordi sottoscritti con le rappresentanze di tutte le categorie mediche. C’è poi il tema delle risorse usate per l’emergenza covid e mai rientrate. “In tre anni – spiega – abbiamo impiegato risorse destinato ad altro, azzerato i residui e gli accantonamenti. Abbiamo raschiato il fondo del barile e oggi ci resta il barile. Speriamo che il prossimo Governo possa riconoscere quelle spese covid che le Regioni hanno anticipato e che lo Stato non ha ancora rimborsato.

Gli interventi dei consiglieri comunali

Matteo Petrucci (PD)
Ieri sera si è svolto il Consiglio Comunale tematico inerente alla sanità. Un importante momento di approfondimento che ci ha permesso di argomentare l’operato e le esperienze degli Ordini Professionali, del Direttore Generale dell’AUSL Romagna Carradori, dell’Assessore Regionale Donini, delle sigle sindacali e di altri profili di rilievo che quotidianamente lavorano nel settore.
È emerso un quadro dettagliato caratterizzato da punte di eccellenza e qualche criticità. La qualità della sanità emiliano-romagnola non si mette in discussione. Una qualità talmente elevata che porta tantissimi altri residenti in Italia ad utilizzare i servizi offerti all’interno del nostro territorio regionale, andando così ad incidere sui significativi tempi di attesa. Altro grande problema l’aumento della spesa corrente, fattore decisivo per ogni bilancio.
Spesa corrente che, com’è ovvio, graffia anche le casse del Comune di Rimini.
Ma questo non sembra importare alla minoranza (Lega, Fratelli d’Italia, 3V e Gloria Lisi per Rimini) che ieri ha depositato le firme per convocare un altro Consiglio Comunale tematico sulle carenze di medici ed infermieri dovute alla sospensione degli stessi perché non vaccinati. Il tutto ovviamente prevedendo l’audizione di rappresentanze di questi lavoratori sospesi.
Da evidenziare che convocare un solo Consiglio Comunale costa di base 3.000 euro più, all’incirca, 180 euro all’ora di spese. Piccolo particolare ma molto rilevante: si tratta di soldi pubblici. Economie della collettività che quindi verranno depauperate per creare un teatro ad hoc, utilizzando la sala del Consiglio Comunale, e rilanciare le teorie dei 3V che vedono il vaccino come “liquido sperimentale” (terminologia sciorinata ieri in Aula).
Da un altro punto di vista sono contento. Ieri, dai banchi della minoranza, hanno attaccato solo il sottoscritto. E se tra venti Consiglieri di Maggioranza il problema sono solo io significa che siamo una grande Maggioranza in grado di amministrare bene Rimini. Nello specifico se avessi voluto risultare simpatico non mi sarei mai candidato col PD e di certo avrei scansato il ruolo del capogruppo. Ma la simpatia la lascio volentieri ad una minoranza trash che strappa sorrisi. Nel PD, per quanto i risultati elettorali possano essere poco esaltanti, ci teniamo quel senso di responsabilità che non deve mai mancare. Ma che non si intravede nella minoranza riminese. Vorrei ricordare loro che per gran parte fanno riferimento a delle forze politiche (Lega e FDI) che ora governeranno l’Italia. E quindi una briciola di senso di responsabilità dovrebbero mostrarla, senza fungere continuamente da stampella per le cause dei 3V che sono convinti di essere una minoranza da tutelare. Ma la storia  insegna che le minoranze sono ben altre, discriminate per etnia, religione, genere, lingua, orientamento sessuale, disabilità: insomma persone che non hanno scelta. E non credo proprio chi non si vaccina possa rientrare in questa categoria. Concludo ribadendo l’inutilità di un altro specifico Consiglio Comunale. Infatti credo il tema della sanità sia già stato ampiamente sviluppato ed argomentato durante l’apposita seduta di ieri sera. Gli importanti e precisi interventi proposti sono stati esaurienti ed ascoltarne altri non avrebbe portato alcun valore aggiunto. A dimostrazione che la democrazia si valuta certamente per la massima partecipazione registrata, ma poi da essa bisogna saperne filtrare e valorizzare la qualità. E ieri sera la qualità non è mancata.

Luca Pasini (Futura)
Il Consiglio Comunale tematico di ieri sera ha dato una rappresentazione molto puntuale e fedele di quella che è la realtà della Sanità locale, fatta di tanti importanti progressi ma anche di notevoli difficoltà che non sono state negate dagli attori in campo. Voglio ringraziarli per la loro preziosa partecipazione, voluta e organizzata egregiamente dall’Assessore Gianfreda. L’impegno e la passione che le loro parole ci hanno trasmesso (voglio citare in particolare la dott.ssa Perin, dal 1996 al Pronto Soccorso di Rimini) e i dati che hanno portato all’attenzione del Consiglio hanno rappresentato un punto di partenza efficacissimo per il dibattito che ne è seguito. Dispiace però vedere che l’opposizione, pur protagonista di diversi interventi ieri, abbia evidentemente ritenuto, a torto, insufficiente la lunga e articolata seduta di ieri. Diversamente non si capirebbe la firma, anche da parte di diversi esponenti del centrodestra, di una ulteriore richiesta di consiglio tematico sulla Sanità in cui espressamente si chiede la partecipazione di sanitari no vax. Il consigliere Angelini, primo firmatario della richiesta e autore di due interventi ieri sera (in cui aveva 40 minuti a disposizione, usati solo in parte e nei quali ha letto un contributo scritto di una infermiera sospesa), si rende così responsabile di una richiesta che non solo ingessa i lavori del consiglio alla ripresa delle attività, ma comporta anche un inutile spreco di denaro pubblico. La pretesa di far rientrare l’intervento di quella che è in fondo una attivista della sua lista tra le rappresentanze istituzionali del mondo della sanità è sbagliata anche dal punto di vista formale poiché chi è intervenuto, a partire dal Direttore dell’ASL Romagna Carradori e dall’Assessore regionale Donini, fino ai dirigenti della sanità riminesi, ai sindacati e agli ordini, ha avuto spazio in ragione di un preciso ruolo. Per le discussioni politiche gli attori chiamati in causa siamo noi consiglieri, già da soli in grado di raccogliere le istanze delle persone e di saperle rappresentare in virtù del mandato elettivo che ci è stato affidato.

Matteo Angelini (3V)
Nella serata di ieri 27 Settembre 2022, presso la sede consiliare del comune di Rimini si è tenuto il Consiglio tematico sulla Sanità Riminese e le varie problematiche del Pronto Soccorso, tra le quali anche la carenza di personale. Dopo aver proposto in Capi Gruppo la possibilità di fare intervenire in questa occasione un rappresentante dei Sanitari Sospesi, quindi non una categoria qualunque, bensì chi, ha causa delle normative Covid è rimasto senza lavoro e stipendio per mesi, ed aver ottenuto esito positivo con regolare votazione (4 voti a favore e 3 contrari), ho visto rigettare il tutto con una presa di posizione autoritaria da parte della Presidenza, forte, immagino, di un verbale di tale assemblea non corretto a mio avviso. La serata si è svolta con la presenza di centinaia di Cittadini Riminesi giunti in sostegno di questa causa, molti presenti in aula e tanti rimasti fuori fino a tarda notte in attesa che si liberasse un posto per assistere. Nel mio intervento sono riuscito ad esporre quanto avrebbe dovuto esporre il rappresentante dei sanitari sospesi e successivamente quanto era mia premura fare emergere in questa occasione. Richieste ben precise quali il reintegro immediato di tutti i sanitari sospesi e la richiesta di rimozione di ogni obbligo e sanzione relative a tutte le categorie, adulti e bambini, al fine di poter garantire a questi ultimi anche la frequenza delle comunità d’infanzia ad oggi a loro precluse a causa anche delle carenze informative di usl e dell’impossibilità quindi di poter operare una scelta consapevole su di un trattamento sanitario non privo di rischi anche gravi, nonché di un’applicazione completamente errata da parte di usl della normativa vigente (legge 119 art. 3 BIS). Al termine del mio intervento ho annunciato e protocollato una nuova richiesta di consiglio tematico, sottoscritto da parte della Minoranza, dedicato proprio all’audizione dei sanitari sospesi e per snocciolare il tema della mancanza di personale sanitario in Ausl Romagna. Consiglio tematico che ora, a norma di legge, dovrà essere indetto entro 20 giorni dalla data di protocollo.

L’intervento in aula di Gloria Lisi (Gloria Lisi per Rimini)

Premetto che ringrazio tutti e tutte gli e le ospiti intervenuti nel Consiglio Tematico sulla Sanità, in particolare quello del Direttore Generale Tiziano Carradori. Devo ammettere che raramente ho visto un Consiglio comunale così pieno di gente preoccupata, ma partecipe…… La gente ha capito che venire in Consiglio è diverso dal sentir dire cosa sia successo…. Vedere chi parla e cosa dice ha aperto la mente a tanti riminesi di quanto possa raccontare io su questa amministrazione..

C’è speranza x Rimini, l’astensionismo e la non partecipazione hanno permesso a chi ci governa di continuare ad assumere atteggiamenti arroganti e presuntuosi e di occupare le poltrone sulle quali sono stati paracadutati, pertanto bene venga la partecipazione in presenza al Consiglio di tanti cittadini e cittadine.

IL MIO INTERVENTO:

Questa sera è per me un onore intervenire su un argomento che mi ha vista impegnata per 10 anni come quello riguardante la sanità. In realtà l’input per questo tematico me l’ha dato la situazione del pronto soccorso di questa estate.

Mi chiedo se sia ancora sostenibile che uno strumento che dovrebbe servire a salvare vite sia ancora considerato la porta d’accesso per un Ospedale, per avere cure mediche.

Sappiamo che un’alta percentuale degli accessi è codice bianco o verde, e quindi una buona percentuale è data come accessi impropri e pertanto mi chiedo se non sia da prendere in considerazione un vero cambiamento di rotta del nostro sistema.

Le problematiche delle ore di attesa del nostro PS di questa estate sono dovute naturalmente al fatto che abbiamo una chiara vocazione turistica e durante il periodo estivo la nostra città deve rispondere nei servizi con il corpo di una metropoli.

Il Covid ci ha insegnato tante cose, una fra tutte è che probabilmente dovremmo rivedere tutto il nostro sistema sanitario.

Cosa può fare quindi un Consiglio tematico a Rimini? Quale valenza può avere in decisioni che riguardano principalmente l’ambito nazionale?

Penso che nel nostro confronto di questa sera innanzitutto dobbiamo rilevare come :

1)     La salute deve essere sempre al primo posto nell’agenda politica di un amministratore, quanta parte del suo tempo settimanale l’assessore delegato dedica a questo tema? E per salute non intendo riduttivamente l’assenza di malattie, ma quello stato di benessere che comprende oltre alla salute fisica, anche la socialità e il benessere economico.

2)     Il Sindaco è il responsabile della salute pubblica, quanto si tiene informato sulle dinamiche, spesso non positive che vivono in reparto i nostri medici ed infermieri?

3)     Abbiamo la consapevolezza che il case manager delle case della salute sarà proprio una figura professionale infermieristica? Cosa fa il nostro Comune per attirare questi professionisti? Quali benefit comunali potrebbe concedere a chi sceglierà di svolgere questa professione a Rimini? Punteggi per l’accesso all’edilizia sociale convenzionale (ERS), aiuti economici nel pagamento dei canoni di locazione, servizi educativi gratuiti (non solo quelli dei nido scuola infanzia..)

4)     Gli spazi: su quella che i riminesi chiamano “Mutua” non è stata fata una scelta felice, il Sindaco se lo ricorderà quando entrambi, insieme all’assessore Brasini non eravamo d’accordo nel dare quella struttura all’Università per diversi motivi, oltre a quello economico (avremmo avuto una minore entrata per il nostro ente) il principale era quello di non dare più un servizio storico in pieno centro. Sono migliaia gli accessi quotidiani alla Mutua, dove andranno a fare le analisi tutti quegli anziani abituati da anni a quel luogo? E non parlo soltanto dei residenti in centro storico, ma anche di quelli che del nostro entroterra, arrivavano scendendo dalle Padane, per fare le visite in quella struttura. Ho personalmente utilizzato quella struttura di domenica per il servizio di guarda medica che faceva lì le visite su chi, come me, voleva evitare di sovraccarica il PS dell’Infermi.

5)     Problema dell’aumento delle malattie mentali, chi lavora nel sociale da tempo se n’è accorto, il Covid ha peggiorato le cose ed i casi sono in aumento anche fra i giovanissimi

6)     Problemi legati ai disturbi alimentari anche questi in aumento, quali azioni questa Amministrazione Comunale metterà in campo?

7)     I ricercatori ci dicono che nel 2050 il 50% della popolazione over 80 sarà affetta da Alzheimer, come ci stiamo preparando con progetti di lungo respiro per rispondere a questi numeri?

8)     Il tema della domiciliarità e l’accesso ai servizi per la popolazione anziana: è vero che il fascicolo sanitario elettronico sanitario è uno strumento fondamentale e comodissimo, ma abbiamo un monitoraggio per saper quanti anziani sono stati in grado di attivarlo e quanti invece no? Fino a quando un anziano è autonomo non lo intercettiamo se non soltanto per motivi anagrafici, ma avremmo bisogno di conoscere preventivamente la sua situazione.

9)     L’importanza degli stili di vita sani: dall’alimentazione alla vita attiva, ringrazio per tutti glki esami di screening di prevenzione che la nostra AuSL riesce a mettere in campo, dobbiamo sempre più puntare su quelle ricerche e su quei ricercatori che ci fanno sapere in base al nostro DNA quali potranno essere le nostre più probabili cause di morte.

Concludo dicendo che nemmeno i deludenti risultati elettorali vi hanno insegnato un po’ di umiltà e con i metodi della disinformatia dei vecchi regimi continuate a diffondere voci di corridoio false su di me, come quella che avessi io convocato un nuovo Consiglio tematico per dare voce al personale sanitario sospeso.

Andrea Bellucci (Lista Jamil)
Nel Consiglio Tematico sulla Sanità di ieri sera abbiamo avuto modo di sentire rilevanti contributi da parte dei più importanti esponenti territoriali della salute.

Ci hanno colpito le evidenti criticità rappresentate dalla Direttrice del Pronto Soccorso Tiziana Perin, che da maggio a settembre ha combattuto con un personale sottodimensionato per far fronte alla necessità di urgenza del nostro Comune. Preciso e puntuale anche l’intervento di Tiziano Carradori che non ha fatto mancare delle stoccate alla cattiva programmazione nazionale, a partire dai concorsi universitari per l’iscrizione alla facoltà di medicina che non permettono di avere un adeguato ricambio generazionale all’interno delle strutture del territorio italiano.
Non sono mancate le evidenze dal punto di vista finanziario, poiché la sanità pubblica territoriale ha sempre più la “coperta corta”, non a caso l’Assessore Regionale Donini ha presentato gli allarmanti numeri del bilancio regionale ER in cui ravvisa delle uscite a sostegno della sanità regionale pari a circa 400 ML di euro annui negli ultimi 3 anni.
Questo dato allarmante, se non coperto dal prossimo Governo, potrebbe generare gravi problematicità a livello regionale (non solo nella nostra regione, ma in tutte) nella parte degli investimenti, perché non si potrà più scegliere su cosa investire, ma su cosa tagliare.
In questo scenario, il nostro Comune si dimostra sempre proattivo nell’anticipare e contenere le situazioni grazie alla realizzazione delle nuove case della salute, con l’obiettivo di essere sempre più vicini ai bisogni dei nostri cittadini attraverso una delocalizzazione dei servizi di prima assistenza ed educazione sanitaria.
Ma nella nostra programmazione di Rimini Salute Unica – One Health – non ci sono solo le Case della Salute, ma anche una chiara volontà al potenziare anche l’assistenza domiciliare e la telemedicina.
In somma, in uno scenario così oscuro e complesso, la nostra amministrazione sta tracciando la strada migliore per la salute dei propri concittadini.
Neo della serata, in un momento in cui sono stati chiamati i più importanti attori della sanità territoriale, e delle sigle sindacali, in un confronto acceso sulle criticità e opportunità del territorio, sentire svilire da parte di alcuni la discussione ancora sui vaccini è stucchevole. Lamentare il fatto che non sia stato dato modo di intervenire a un medico sospeso e chiedere un ulteriore Consiglio Comunale, sempre in ambito sanitario, sugli infermieri e medici sospesi è alquanto eccessivo e senza senso, poiché il Consiglio Comunale è un ambiente istituzionale, dove è giusto che intervengano attori istituzionali e non svilire la discussione a chiacchiere da bar nel metter in discussione gli importanti progressi scientifici fatti sino a qui.
La delusione più grande arriva sicuramente dalla poca responsabilità nel mandare avanti questo Consiglio Comunale estremamente dispendioso per la collettività da parte dei Consiglieri di Minoranza di LEGA, FRATELLI D’ITALIA – in particolare i firmatari BRUNORI STEFANO, GLORIA LISI, RENZI GIOENZO, CARLO RUFO SPINA, MARCHEI LORENO, PARI ANDREA dai quali sarei proprio curioso di sapere cosa pensano della campagna vaccinale e dei vaccini vista la loro necessità ed urgenza ad invocare un ulteriore Consiglio Tematico per dare voce ai NO-VAX.

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