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Riorganizzazione scuole. Istituti comprensivi in arrivo a Riccione e Novafeltria

di Redazione   
Tempo di lettura 7 min
Mar 29 Nov 2011 14:20 ~ ultimo agg. 15 Mag 08:32
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Dopo essersi concentrata negli scorsi due anni sull’offerta formativa, quest’anno la provincia ha puntato sulla riorganizzazione della rete scolastica. In base a quanto sancito dal Governo, entro il 2014/2015 la regione ha indicato infatti la data ultima per arrivare alla copertura totale della popolazione scolastica in istituti comprensivi (materne, elementari e medie): almeno 1000 dovranno essere gli alunni, ridotti a 500 nei comuni montani. La provincia sconta in questo senso un ritardo rispetto ad altre realtà: gli attuali istituti comprensivi coprono appena il 40% della popolazione scolastica. Con gli interventi di quest’anno si arriverà al 51.

“Nasceranno due nuovi istituti comprensivi a Riccione ed uno a Novafeltria – spiega Meris Soldati, assessore provinciale alla scuola – Si tratta di un primo step. L’obiettivo è raggiungere l’integrazione dal punto di vista didattico tra le scuole che avranno una sola presidenza, un solo consiglio e un solo collegio dei docenti.”
Per il momento non ci saranno nuovi comprensivi a Rimini e Santarcangelo che avvieranno però il processo di discussione che dovrebbe portare ad una delibera il prossimo anno. Coriano invece ne aveva proposto uno con Montecolombo e Montescudo che però hanno dato parere negativo. A Bellaria invece da un comprensivo con 2080 alunni se ne creeranno due.
Sulle scelte relative la competenza è comunque dei comuni (competenti per materne, elementari e medie).

Altra situazione che la provincia cercherà di monitorare è quella dell’autonomia didattica: la legge prevede che le scuole (anche superiori) con meno di 600 alunni (400 per quelle montane) perdano la dirigenza.

Per quanto riguarda invece l’offerta formativa la novità riguarda il Gobetti di Morciano dove dal prossimo anno scolastico sarà attivato l’indirizzo di agraria che, a chi esce al terzo anno, darà la qualifica di “operatore agroalimentare”. “Si tratta di una qualifica che si occupa di produzione e trasformazione – spiega ancora l’assessore Soldati – e credo che sia una risposta alle esigenze del nostro territorio tenendo anche conto del comparto della Ghigi di Morciano che nel suo piano industriale comprende lo sviluppo di una filiera del grano. Per gli studenti sarà un opportunità in più.”

Newsrimini.it

La nota stampa

. Il contesto normativo: Interventi nazionali

L’art. 19 del D.L. 98/11 (convertito in L. 111/11) prevede ai commi 4 e 5 innovazioni riguardo alla organizzazione scolastica, disponendo, a decorrere dall’a.s. 2011/2012, la generalizzazione sul territorio nazionale della verticalizzazione delle scuole del 1° ciclo (infanzia, primaria e scuola media di I grado), con il loro accorpamento in istituti comprensivi con almeno 1.000 alunni, ridotti a 500 per le istituzioni site nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche.
La stessa norma prevede che “alle istituzioni scolastiche costituite con un numero di alunni inferiore a 500 unità, ridotto fino a 300 per le istituzioni site nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche” non potranno più essere assegnati dirigenti scolastici con incarico a tempo indeterminato. Con la legge di stabilità è stato innalzato il parametro per il mantenimento dell’autonomia da 500 a 600 e da 300 a 400 per le scuole di montagna.

. La Regione Emilia Romagna

Nell’ambito delle proprie competenze la Regione ha assunto la deliberazione di Assemblea legislativa n. 55 del 12 ottobre 2011, contenente gli Indirizzi regionali per la programmazione territoriale dell’offerta di istruzione e di istruzione e formazione professionale ed organizzazione della rete scolastica, AA.SS. 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015.

ü L’atto regionale invita gli Enti locali ad attivarsi per condividere con le Istituzioni scolastiche, le parti sociali, le famiglie, i cittadini e gli Uffici dell’Amministrazione scolastica territoriale i dati ed elementi di conoscenza, le proposte e le informazioni utili a condurre il processo di programmazione nel triennio considerato (2012/2015) con la più ampia partecipazione e per ricercare le soluzioni, anche graduali, più adeguate;

ü Nello stesso atto si sottolinea l’opportunità di adottare il modello organizzativo degli istituti comprensivi, anche alla luce del disposto normativo contenuto nella Legge 111/2011, art. 19, c. 4 (di cui si sottolinea la portata, ponendo attenzione alle conseguenze amministrative del suo mancato rispetto) e si evidenzia che, in vista del raggiungimento degli obiettivi previsti dalla citata disposizione, considerato che l’assetto di ciascun I.C. può frequentemente riguardare più Comuni, sarà necessario che la programmazione si coordini a livelli territoriali tali da consentire l’adozione di soluzioni idonee;

ü Per rendere più agevole il compito di programmazione e di riorganizzazione della rete scolastica che gli Enti locali devono affrontare, la Regione Emilia Romagna ritiene opportuno indicare che il parametro dimensionale (di 1000 studenti, ridotti a 500 per le istituzioni scolastiche site nei comuni montani) per l’istituzione degli istituti comprensivi, risultanti dall’aggregazione di direzioni didattiche e scuole secondarie di primo grado, attive nell’A.S. 2011/12 come Autonomie scolastiche, può essere utilizzato con flessibilità, qualora ciò sia ritenuto indispensabile per assicurare il raggiungimento degli obiettivi fissati negli Indirizzi triennali e nella normativa vigente, all’interno di una oscillazione che non può superare il 20%.

La Regione Emilia Romagna ha inoltre presentato ricorso alla Corte Costituzionale insieme ad altre Regioni italiane sul parametro definito nella L. 111/11 lamentando l’incompetenza dello Stato sulla materia della programmazione della rete scolastica territoriale, assegnata alle Regioni dalla Legge costituzionale n. 3/2001.

. COSA SONO GLI ISTITUTI COMPRENSIVI?

La Regione Emilia Romagna nei propri indirizzi ha ribadito ai Comuni la necessità di attivarsi al fine di creare sui propri territori istituti comprensivi di scuola dell’infanzia primaria e media. Una indicazione con un “obiettivo pedagogico alto” che deriva dagli esiti delle esperienze già presenti sul territorio regionale e non da meri obiettivi “ragioneristici” che hanno fatto si che nella manovra di luglio detto modello organizzativo sia stato reso obbligatorio per il sistema educativo italiano.

Ciò non significa far scomparire “le scuole” attualmente esistenti bensì articolarle ed organizzarle in maniera differente con il fine di migliorare e rendere più coerente il progetto formativo rivolto agli alunni dai 3 ai 14 anni. I tre gradi scolastici (infanzia, primaria e scuola media) continuano a funzionare distintamente secondo le loro caratteristiche (programmi, orari, insegnanti), ma l’azione didattica degli insegnanti viene meglio organizzata e coordinata. Infatti, nell’istituto comprensivo si costituiscono una sola presidenza, un solo consiglio di istituto, un collegio dei docenti unitario, per affrontare in modo integrato i vari aspetti della vita della scuola, relativi alle scelte educative e didattiche, alla valutazione degli alunni, alla gestione dei finanziamenti.

. SINTESI DEGLI INTERVENTI CHE VERRANNO REALIZZATI SUL TERRITORIO PROVINCIALE

-RICCIONE
Realizzazione di n. 2 Istituti comprensivi derivanti da n. 2 Direzioni didattiche e n. 1 Scuola media
-RIMINI
Richiesta di istituzione di n. 1 scuola dell’infanzia statale composta da n. 3 sezioni aggregata alla DD4 con contestuale riduzione da 5 a 2 sezioni della scuola dell’infanzia Celle facente capo alla predetta DD4
-NOVAFELTRIA, MAIOLO, SAN LEO, TALAMELLO
Accorpamento nella loro attuale composizione di plessi della DD Di Novafeltria all’IC “Battelli” di Novafeltria
-BELLARIA IGEA MARINA
Sdoppiamento dell’attuale IC di Bellaria Igea M. in n. 2 IC
-PENNABILLI
Chiusura scuola dell’infanzia di Maciano – già avvenuta nell’AS 2010/2011- facente capo IC Pennabilli
-CORIANO
Accorpamento della DD di Coriano all’IC di Coriano
-MONTESCUDO
Contrarietà all’accorpamento della DD di Coriano all’IC di Coriano
-MONTECOLOMBO
Contrarietà all’accorpamento della DD di Coriano all’IC di Coriano

. PROGRAMMAZIONE DELL’OFFERTA DI ISTRUZIONE E

DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE (IeFP) A PARTIRE DALL’AS 2012/2013

-Ampliamento dell’offerta di istruzione mediante l’attivazione dell’indirizzo di Istruzione professionale “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” presso l’ISISS “Gobetti De Gasperi” di Morciano di R.

-Ampliamento delle qualifiche già programmate sul territorio nell’ambito della IeFP con la qualifica di “Operatore agro-alimentare”;

-Sostituzione a seguito delle modifiche intervenute nel sistema regionale delle qualifiche, la qualifica di “operatore grafico di stampa” con la qualifica di “Operatore grafico”

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