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Chi paga "cornuto e mazziato"

Rifiuti, c'è qualcosa che non va. I comitati lamentano problemi di raccolta

In foto: rifiuti abbandonati a Rimini
rifiuti abbandonati a Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura 4 min
Sab 7 Giu 2025 11:02 ~ ultimo agg. 15:49
Tempo di lettura 4 min

Il coordinamento dei comitati riminesi, che mette insieme sette realtà del territorio, alza la voce sul tema della raccolta rifiuti. Da una parte,spiega, c'è il ritiro porta a porta "che presenta criticità, ma almeno limita l’abbandono stradale" mentre dall'altro ci sono i classici cassonetti stradali "anche in versione Smarty (interrati o seminterrati, la versione di restyling che riguarda il centro storico), che spesso risultano insufficienti, guasti o male utilizzati". E poi c'è la TARI, la tariffa che copre i costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti, che anche quest'anno segna incrementi importanti. "Chi questa tassa la paga, spesso con fatica - si legge nella nota del coordinamento - lo fa anche per senso civico, nella speranza di contribuire al decoro e alla vivibilità della città". 

Il comitato mette poi in fila alcune "contraddizioni": "tutti i cassonetti hanno aperture piccole, pensate per incentivare la raccolta differenziata. Il risultato? Rifiuti ovunque, tranne che dentro. I cassonetti sono coperti e circondati da rifiuti abbandonati. In molti quartieri vengono segnalati cassonetti in numero insufficiente, mal distribuiti e spesso bloccati. Nonostante la TARI e l’incremento delle tariffe 2025". 

E poi ogni area della città ha i suoi problemi. Nel centro storico, spiega il coordinamento, "si è pensato che il problema fosse la Carta Smeraldo per l’apertura, così da inizio 2024 i cassonetti del Centro sono stati lasciati a libero accesso. Risultato? Nessun miglioramento. Anzi, i rifiuti continuano ad accumularsi fuori da ogni cassonetto. Le app “Il Rifiutologo” e “Rilfedeur “ consentono di segnalare rifiuti abbandonati, ed Hera svolge giri aggiuntivi per il ritiro dei rifiuti lasciati fuori dai cassonetti (a carico dei contribenti), ma senza reali riscontri risolutivi."

Diversa la situazione ma simili i risultati anche a Borgo Marina dove "la tipologia dei rifiuti è diversa rispetto alle altre zone del Centro e rispetto alle zone residenziali: oltre ai residenti ed agli studenti, vi sono numerose attività commerciali ad alto riciclo di merci, questo comporta una elevata produzione di cartoni da imballaggio. Inoltre i numerosi minimarket, come sul lungomare, producono abbondanti scarti. Per questi motivi, la zona necessiterebbe di maggiore attenzione anche per il controllo dei rifiuti. Nell’estate del 2024 l’amministrazione comunale insieme ad Hera, in collaborazione attiva con i cittadini, ha fatto opera di informazione capillare a tutti i negozianti, con tanto di lettera dedicata firmata dal Sindaco, per il conferimento corretto dei rifiuti da parte delle attività commerciali, a cui i rifiuti vengono direttamente ritirati nei negozi. Da parte sua, Hera ha potenziato i ritiri giornalieri dei cartoni da imballaggio (a fronte di un aumento di spesa), e si è registrata una diminuzione dei cartoni abbandonati fuori dai cassonetti. Tuttavia, l’abbandono indiscriminato di tutte le restanti tipologie di rifiuti, comprese quelle dei minimarket, non è calato, anzi è aumentato. E nei mesi estivi, a causa della presenza dei gabbiani che aprono i sacchetti, i rifiuti sono direttamente riversati in strada".

Capitolo sanzioni e controlli. "Le telecamere, dove presenti, possono elevare sanzioni solo se chi abbandona i rifiuti viene identificato con la targa dell’auto - evidenziano i comitati -. Gli agenti accertatori di Hera e le GEV in questi anni hanno elevato un numero estremamente ridotto di sanzioni. Le richieste di rafforzare i controlli o coinvolgere altri enti che possano accertare le violazioni ed elevare multe, come la Guardia Zoofila, sono rimaste inascoltate. Anche perché, pare, le multe non vengono quasi mai pagate. Peccato che in altri Comuni limitrofi con lo stesso problema si sia deciso di aumentare i controlli e le sanzioni. Perché allora non introdurre alternative alle sanzioni pecuniarie, come ad esempio l’obbligo di frequentare corsi serali di educazione civica ambientale? Perché non adottare sistemi premianti (come uno sconto sulla TARI?) per chi differenzia bene e azioni correttive reali per chi non rispetta le regole, tramite un piano di controllo sistematico da parte dell’amministrazione comunale?".

In sostanza "chi paga regolarmente la TARI, che aumenta anche, si sente cornuto e mazziato. Anzi, cornuto e affogato…nei rifiuti - conclude il coordinamento -. Anche se si impegna attivamente per cercare di contribuire al decoro ed alla vivibilità dei quartieri, elementi fondamentali anche per poter procedere con una integrazione che altrimenti rimane solo una buona intenzione. Possibile che l’unico luogo dove si possa parlare di questi problemi sia il Forum Urbano? O servirebbe una risposta politica concreta e immediata, degna di una città che vuole definirsi turistica e sostenibile?"

Al coordinamento dei comitati aderiscono: Comitato residenti Rione Clodio, Nuovo Comitato del Quartiere Borgo Marina, Viserbapuntoeacapo, Associazione Quartiere5, Comitato Quartiere Padulli-Covignano, Comitato per l’Ambiente di Rivabella, Comitato Sinistra del Porto, Comitato No alla variante SS16

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