Resta a San Lorenzo la Casa di Comunità. ‘Non la scelta ottimale ma fondi a rischio’


“La prima casa di comunità del Comune di Riccione sarà fatta a San Lorenzo perché i fondi del PNRR consentono e obbligano a mantenere il percorso iniziato”. Lo ha affermato oggi l’assessore alla Sanità del Comune di Riccione Gianluca Garulli in una conferenza stampa insieme alla sindaca Angelini. Conferenza convocata per fare chiarezza sul caso della sede della nuova casa di comunità per Riccione, che l’Amministrazione Tosi aveva appunto individuato a San Lorenzo nell’area dell’ex scuola da demolire in via Pavia. Il Pnrr, dal quale arriva il finanziamento di 1,6 milioni, impone che la Casa della comunità venga realizzata entro il 2026.
“La valutazione di efficienza di quel progetto è stata oggetto di discussione e confronto coi vertici dell’azienda, e in qualche modo l’ipotesi desiderata e ottimale era quella di fianco all’ospedale Ceccarini, che però aumenterebbe il rischio di perdere il finanziamento. Dopo avere valutato i rischi, questa giunta ha preferito mantenere la strada intrapresa e il nostro compito sarà quello di riempirla di contenuti anche se in una situazione non ottimale”, ha proseguito Garulli specificando che non esistono atti ufficiali su un cambio di progetto.
Gli spazi dell’ex dermatologia erano la sede migliore per la Casa di Comunità, integrata coi vicini servizi ospedalieri e tra l’altro compatibile con la realizzazione di parcheggi come da attuale progetto – hanno ribadito Garulli e Angelini – rispetto a una Casa che si trova a un chilometro da quella di Coriano, in via della Pieve. E l’ipotesi di realizzare una seconda Casa anche di fianco al Ceccarini non tramonta, anche se la legge indica una Casa ogni 50mila abitanti, c’è carenza di medici e c’è ovviamente la questione di trovare finanziamenti in un periodo difficile: con l’Ausl si lavorerà per trovare la strada, nell’ottica di due case con funzioni differenti. Ma il punto di partenza devono essere i bisogni e le esigenze della città: la stessa Casa a San Lorenzo non sarà una casa di quartiere, spiegano, ma per tutta Riccione. Proprio da San Lorenzo partirà un ciclo di incontri con i cittadini: lunedì 7 novembre alle 21 nella sala di quartiere di via Bergamo.
Resta da capire se il chiarimento di oggi basterà a fermare le polemiche scoppiate dopo il comunicato stampa dell’Amministrazione Comunale del 17 settembre che dava l’impressione di essere ben più di un’ipotesi: “Casa della Salute a Riccione, la prima sorgerà accanto all’Ospedale Ceccarini” era il titolo, e poi l’incipit: “La nuova amministrazione comunale di Riccione dopo aver raccolto da parte della Conferenza Territoriale Socio-Sanitaria dell’Ausl le indicazioni sulla realizzazione della prima Casa della Salute a Riccione ha optato per realizzare la nuova struttura nell’area dell’Ospedale Ceccarini. Sarà infatti l’ex sede di dermatologia ad ospitare la Casa della Salute di Riccione”. A protestare soprattutto la Lega, che ha avviato una raccolta di firme a San Lorenzo per difendere la collocazione in via Piave. Per Angelini e Garulli, iniziativa strumentale.