Processo Tucker. Secondo il perito del giudice il tubo funziona davvero

L’udienza di questa mattina era dedicata alla verifica dell’efficacia del tubo commercializzato da Mirko Eusebi.
Dopo una lunga relazione tecnica, il perito nominato dal giudice, Ettore Polini, ha concluso che in effetti il tubo Tucker consente di risparmiare tra il 9 e il 10% di energia e di ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’aria, conformemente a quanto scritto nel brevetto.

Il pubblico ministero Cerioni però ha chiesto al giudice di rinviare il verbale dell’udienza alla procura, ipotizzando a carico del perito l’accusa di esercizio abusivo della professione e sostituzione di persona. Secondo Cerioni, al momento in cui ha accettato l’incarico Polini non era iscritto né all’albo degli ingegneri né a quello dei periti.

Richiesta bollata come pretestuosa e intimidatoria da parte della difesa. “Possiamo capire – spiega l’avvocato di Eusebi, Gian Paolo Colosimo – la volontà di non affrontare la questione nel merito visto che è favorevole al funzionamento del tubo. E tenendo conto anche del fatto che il 15 ottobre è fissata a Bologna l’udienza d’appello sul processo principale che ha visto gli imputati in primo grado condannati ad 11 anni e proprio sull’assunto che il tubo era inidoneo”.

Dopo una breve seduta di riflessione, il giudice ha comunque deciso di far proseguire il processo ricordando che il perito era stato nominato in quanto dotato di particolari competenze. Eventuali azioni nei suoi confronti potranno essere prese dal Pm ma in “separata sede”.
Accantonate anche altre eccezioni avanzate dal Pm, sono partite così, in un clima piuttosto teso, le domande al perito.

(Newsrimini)