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'Unico problema la tasca'

Piscine a Rimini, taglio dei pini a Cattolica. Basta Plastica in Mare: ‘Abbaiare alla luna?’

In foto: mucillagine a Rimini
mucillagine a Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura 4 min
Sab 17 Ago 2024 17:03 ~ ultimo agg. 1 Giu 19:56
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L’ipotesi delle piscine a Rimini, il taglio dei pini di via del Giglio a Cattolica. Tramite la presidente Manuela Fabbri, la APS Basta Plastica in Mare esprime le proprie considerazioni su due vicende viste come esempi di sordità alle tematiche ambientali. Basta Plastica in Mare lunedì 19 agosto presidierà, insieme ad altre realtà, via del Giglio a Cattolica in occasione del previsto inizio dei lavori di abbattimento.

L’intervento di Manuela Fabbri:

Abbaiare alla luna? Non vorremmo, ma il rischio c’è, è sempre più faticoso promuovere la partecipazione civile alla protezione dell’ambiente, per la sordità e l’opportunismo di tanti. Mentre Basta Plastica in Mare Network è un’associazione di promozione sociale che ottempera alla propria missione statutaria: “dalla protesta alla proposta”, mettendo in atto le azioni che ci spettano in qualità di attivisti ambientalisti che “tentano” di promuovere appunto la protezione della natura (o meglio di ciò che ne resta)… il nostro prossimo progetto è l’area umida protetta di riequilibrio idrogeologico del Marano per contrastare l’innalzamento climatico e del mare, dare un polmone verde alle nostre coste, insieme a tanto altro su scuole, ambiente e salute.

Ma poi le numerose azioni e dichiarazioni, tra sindaci/che, bagnini, affittacamere e negozianti, non possono che provocare reazioni altrettanto forti, ma con contenuti opposti: allora chiediamo a ciascuno/a di rendersi responsabile delle sorti dei propri habitat e del futuro dei discendenti. A mucillagine e innalzamento della temperatura del mare e del clima che provocano questo e tanti altri danni a persone e natura, come si risponde? Unico problema la tasca: più reddito, più auto, più comodità, più guadagni sui turismi. Quindi altro cemento (costruzioni di piscine sulla spiaggia) e abbattimento di alberi (ultimo via del Giglio a Cattolica) e azioni negative di questo tipo.

Anziché svegliarci e capire, chiedere “più natura”, pretendiamo a gran voce di attentare a quella che resta! Chi lo chiede? Gli stakeholder, coloro i quali sfruttano mettendo a reddito il bene comune con eventi, dehor, etc., spiaggia, piazze, mare, parchi, giardini pubblici, con tavolini su ciclabili e marciapiedi. E’ un ossimoro che i tanti disastri fatti all’ambiente e che provocano alluvioni, mucillaggine, innalzamento climatico, allagamenti, siccità e altro ancora, anziché mettere in guardia le persone dalla propria responsabilità, civile e politica sulle sbagliate decisioni già prese, faccia l’effetto contrario: ancora e ancora sfruttiamolo di più questo bene di tutti e di nessuno che è la natura. In ogni suo fazzoletto di terra e ora sul mare… ultima risorsa già ampiamente sfruttata da pesca e acquacultura, cementificandola per produrre altra energia e consumare sempre di più.

Ai decisori chiediamo di fermarsi a riflettere: se tante persone nella loro maggioranza silenziosa (astensionismo) delegano comunque, ciò non significa che a imporre la scelta debbano restare i portatori di interesse, per lo più economici – e permetteteci – non troppo culturalmente avveduti. Noi tutti attivisti ambientalisti di comprovata cultura di autentica sostenibilità – né cassandre né grilli parlanti – ai nostri concittadini delle città di mare, e non casualmente sul mare, diciamo che tutto ciò che avrebbe potuto essere costruito, e messo a reddito, è già stato fatto. E che per qualificare il turismo – purtroppo per la maggior parte mordi e fuggi – il toccasana non sono né le piscine né i parcheggi, ma la qualità dell’ambiente. Ora chiediamo a ciascuno di assumersi le proprie responsabilità e di prendersi seriamente cura di ciò che ci è rimasto tra spiagge, mare, alberi… Gli alberi: la lussureggiante vegetazione dei nostri bei viali che per secoli ha mitigato le temperature e ombreggiato le nostre prestigiose località balneari, e che ora è ridotta all’osso.

A questo proposito durante l’incontro di tutte le associazioni con l’assessore all’Ambiente, Alessandro Uguccioni, abbiamo proposto la sostituzione graduale delle piante a rischio, anziché l’abbattimento scellerato e sistematico di tutte le alberature. E un trattamento, fattibile, alle altre. E se, come crediamo, il problema per il Comune è di tipo economico – vero è un impegno e un costo preservarle – di promuovere una raccolta fondi. Pertanto lunedì 19 agosto saremo a presidiare le alberature in via del Giglio, una delle zone più verdi intorno alle scuole di Cattolica, nella quale l’amministrazione ha deciso di abbattere 78 pini, piantati negli anni ’60 dall’allora Sindaco, partigiano e resistente, Mario Castelvetro.

Cattolica in una foto d’epoca

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