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Il bilancio della Regione

Parma (Pd): manovra espansiva. Marcello (FdI): solo per le tasche dei cittadini

In foto: Nicola Marcello e Alice Parma
Nicola Marcello e Alice Parma
di Redazione   
Tempo di lettura 8 min
Mer 24 Dic 2025 15:18 ~ ultimo agg. 15:27
Tempo di lettura 8 min

Una manovra espansiva che risponde ai tagli del Governo e conferma l'impegno della Regione per la difesa della sanità pubblica, della sicurezza sociale e dei diritti delle persone. Questo il commento al bilancio dell'Emilia Romagna approvato martedì da parte della vice capogruppo Pd in consiglio regionale Alice Parma. Di tutt'altro avviso il consigliere di Fratelli d'Italia Nicola Marcello secondo cui la manovra è espansiva solo nelle tasche dei cittadini. 

La nota di Alice Parma (Pd)

Il bilancio della Regione Emilia-Romagna per il 2026 ammonta a 14,3 miliardi di euro, di cui 10,5 miliardi destinati alla sanità. "Si tratta di una manovra che non solo mira a sostenere il sistema socio-economico regionale, ma che vuole anche garantire crescita, investimenti e coesione sociale, in un contesto economico complesso sia a livello nazionale che internazionale". A dirlo è Alice Parma, vice capogruppo Pd in consiglio regionale dell'Emilia-Romagna. "Nonostante le difficoltà imposte dai tagli del Governo e la crescente incertezza economica, la Regione Emilia-Romagna sceglie di rispondere con una manovra espansiva, investendo nelle priorità dei territori e delle persone," continua Parma. "Abbiamo deciso di dare priorità al diritto alla salute, alla sicurezza dei nostri territori e al sostegno delle persone più vulnerabili. Mentre il Governo sembra non voler intervenire sulla povertà crescente delle famiglie e sul calo di produttività delle nostre imprese, la nostra Regione si fa carico di garantire la crescita e la tutela dei diritti fondamentali." Un focus principale della manovra riguarda la sanità, con una dotazione complessiva che garantirà un contributo strutturale di 200 milioni di euro destinati a fronteggiare il sottofinanziamento del Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre, sono previsti 5 milioni di euro per spese sanitarie extra-Lea, tra cui il contributo per le parrucche per le pazienti oncologiche e l’esenzione del ticket per i lavoratori in cassa integrazione o per prestazioni legate a situazioni di violenza domestica e di genere. Il bilancio regionale prevede anche forti investimenti in infrastrutture e sviluppo sociale. Tra le principali misure, spicca l’aumento annuale di 25 milioni di euro per il contrasto al dissesto idrogeologico, oltre al potenziamento dei servizi per la non autosufficienza, con risorse che arriveranno fino a 135 milioni di euro entro il 2027. Inoltre, sono previsti 10 milioni di euro in più per il trasporto pubblico locale nel 2026, con la conferma dell’abbonamento gratuito “Salta Su” per gli studenti e le studentesse. Il bilancio rafforza anche il diritto allo studio universitario, con un incremento di un milione di euro per le borse di studio, che porta l’investimento complessivo a oltre 32 milioni di euro. Un impegno che conferma l’Emilia-Romagna come una delle Regioni più virtuose sul piano dell’educazione. Anche le politiche abitative vedono un forte impegno, con 10 milioni di euro all’anno per il fondo affitto e 60 milioni nel biennio destinati all’edilizia residenziale pubblica e sociale, che insieme agli altri fondi muovono investimenti per 300 milioni di euro complessivi sul tema. Non mancano gli investimenti per la montagna, la digitalizzazione e le infrastrutture, con 40 milioni di euro nel triennio per attrarre investimenti e capitale umano, insieme a risorse per la rete ferroviaria regionale e il sistema aeroportuale, con attenzione agli scali minori. La consigliera dem ha anche presentato due ordini del giorno alla manovra, chiedendo un impegno regionale sul tema del taglio nazionale al finanziamento delle Comunità Energetiche Rinnovabili e su quello della Politica Agricola Comune europea. “In un contesto internazionale segnato da conflitti e incertezze economiche, questa manovra rappresenta un segno tangibile di come l’Emilia-Romagna continui a mettere al centro il servizio pubblico, la sanità, la sicurezza sociale e lo sviluppo del nostro territorio,” conclude Parma. “Noi continueremo a difendere questi valori, segnando la differenza con le politiche del Governo Meloni e mantenendo fede al nostro impegno verso le comunità: garantire la coesione sociale e la crescita dei nostri territori.”

La nota di Nicola Marcello (FdI)

“Il Bilancio di previsione 2026–2028 della Regione Emilia-Romagna non risponde alle reali priorità dei cittadini e dei territori e, per questo come gruppo, non lo condividiamo”. Lo dichiara il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Nicola Marcello, intervenendo nel dibattito sulla manovra regionale. Parlano di manovra espansiva ma lo è solo nelle tasche dei cittadini con aumenti di meno di un anno fa di addizionale IRPEF, IRAP, introduzione di Ticket Sanitari, ed aumento dei bollo auto. 
Si conferma ormai un debito strutturale in ambito sanitario di circa 200 milioni per gli anni 2026, 2027 e 2028 nonostante il Governo Meloni abbia immesso in tre anni 17 miliardi in più sulla Sanità ( 6,4 miliardi in più per il solo 2026!) come riconosciuto anche dall’Assessore Baruffi. Non si accenna affatto ad un piano di razionalizzazione della spesa dalla sanità a tutti gli altri ambiti spesso per accontentare un elettorato abituato da 70 anni a piccole e medie elargizioni per scopi e progetti spesso non del valore di quanto finanziato. 
Nessuna pratica messa in atto, come ad esempio stanno facendo le vicine Marche con gli Open day sanitari per la riduzione delle liste d’attesa. 
Il fondo per la non autosufficienza è stato aumentato ma ancora molto lontano da quello della vicina Regione Veneto che conta una popolazione molto simile alla nostra. “Pur non essendo d’accordo con l’impianto complessivo del bilancio – prosegue Marcello – come opposizione responsabile abbiamo scelto di portare in Assemblea proposte concrete, attraverso ordini del giorno ed emendamenti, per provare a correggerne le criticità e dare risposte puntuali su temi fondamentali”.

“I mie 4 ordini del giorno presentati affrontano questioni strategiche che riguardano direttamente la vita quotidiana delle persone e la tenuta dei territori. In particolare, uno è dedicato a destinare fondi alla riqualificazione delle ex Colonie storiche della Riviera riminese, a partire dalla Colonia Novarese di Miramare e dal rilancio di Rimini Terme, come occasione di sviluppo turistico, culturale e sanitario. 

“Sul fronte della sicurezza cittadina e della tutela delle attività agricole, ho presentato un atto specifico sulla gestione del lupo (Canis Lupus), alla luce delle recenti modifiche normative europee e nazionali, chiedendo alla Regione di utilizzare concretamente gli strumenti oggi disponibili per tutelare cittadini e imprese, in particolare nei territori più colpiti come quello riminese.”

“Un altro ordine del giorno riguarda l’educazione affettiva e sessuale nelle scuole, ribadendo il rispetto degli indirizzi nazionali, della libertà educativa delle famiglie e del principio del consenso informato.”

“Infine, approvato invece è l’ordine del giorno che riguarda la tutela della fertilità femminile, non votato dal resto dell’opposizione in Regione, ma dalla maggioranza tranne una consigliera. Esso riguarda la creazione in Emilia-Romagna di centri specializzati collegati al social freezing, assicurando poi su tutto il territorio regionale l'accesso a percorsi strutturati di counselling (consulenza, ndr) riproduttivo. Il social freezing - spiega il consigliere - è la tecnica che permette alle donne di congelare i propri ovociti (ovuli) per poterli usare in futuro per una gravidanza. Sentito il parere di esperti del settore, la fertilità femminile è strettamente correlata all'età anagrafica - sottolinea -  e, secondo consolidate evidenze scientifiche, a partire dai 35 anni si registra un progressivo e significativo declino della quantità e della qualità degli ovociti, con conseguente riduzione delle probabilità di concepimento naturale e aumento del rischio di infertilità. Il sistema sanitario nazionale garantisce già la gratuità dei percorsi che prevedono stimolazione ovarica, prelievo e congelamento degli ovociti per motivi medici ( trattamento chemio-radioterapici ad esempio) - prosegue Marcello - mentre il social freezing puro, per fini non sanitari,( motivi di studio, lavoro, economici, etc) resta di norma a carico della donna. Secondo il mio emendamento non tutte, ma solo le donne che, a seguito studi scientifici semplici, mostrano un decadimento della fertilità dopo i 35 anni, possono accedere ad un sussidio/tutela della Regione per poter affrontare una maternità futura. Un tema un po’ complesso ma su cui credo fermamente a tutela delle donne che per motivi vari sono costrette a non poter affrontare subito una maternità.”

“Accanto a questi ordini del giorno - evidenzia il Consigliere - ho presentato complessivamente 10 emendamenti al Bilancio regionale. Solo uno è stato approvato, e riguarda un tema di assoluta priorità anche nazionale: la prevenzione, la diagnosi precoce e la presa in carico dell’obesità in età adolescenziale”. L’emendamento approvato impegna la Regione a promuovere percorsi strutturati e omogenei su tutto il territorio regionale, coinvolgendo scuole, servizi territoriali, pediatri di libera scelta e medici di medicina generale, in coerenza con gli indirizzi nazionali in materia di cronicità. 

“Il nostro giudizio sul bilancio resta negativo – conclude il consigliere di Fratelli d’Italia, Nicola Marcello – ma continueremo a fare la nostra parte in Aula, portando proposte serie, radicate nei territori e orientate alla tutela della salute, della sicurezza e dello sviluppo dell’Emilia-Romagna”.

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