Omicidio Paganelli, il confronto in aula tra Manuela e Louis resta in sospeso


Il tanto atteso faccia a faccia in aula tra Louis Dassilva e l'ex amante Manuela Bianchi, se mai ci sarà, dovrà attendere. La Corte d'Assise di Rimini, presieduta dalla giudice Fiorella Casadei, infatti, si è riservata la decisione. Se confronto sarà, lo deciderà la Corte nel corso del processo qualora dovesse ritenerlo necessario. Resta in sospeso, quindi, la richiesta avanzata dai difensori di Dassilva, Riario Fabbri e Andrea Guidi, che in apertura di udienza si sono visti rigettare dalla Corte tutte le eccezioni proposte, tra cui la nullità dell'incidente probatorio della Bianchi, cristallizzato come elemento di prova a carico dell'imputato nel dibattimento, e delle aggravanti contestate al 35enne senegalese, presentatosi in aula con un completo color avio e papillon. Respinta anche la richiesta della difesa di ammissione al rito abbreviato, condizionato o semplice.
Almeno una novantina i testi ammessi. A deporre in aula sfileranno nel corso delle prossime udienze, Valeria Bartolucci, moglie di Louis Dassilva, il fratello di Manuela, Loris Bianchi, e la figlia, Giorgia Saponi, colei che ha fornito un alibi di ferro a mamma e zio. Verranno sentiti anche i figli di Pierina, Giuliano, Giacomo e Chiara Saponi, oltre ai periti della difesa, ad alcuni pubblici ufficiali e persino un paio di giornalisti. Soddisfatti per l'esito della seconda udienza gli avvocati delle parti civili, Monica e Marco Lunedei, e Andrea Scifo. Prossima udienza il 10 novembre, nella quale verranno ascoltati i primi testimoni indicati dal pubblico ministero Daniele Paci, che dovrebbero essere i figli della vittima.