Oggi l’ultimo saluto a Orfeo Bartolini, ucciso da un agguato in Afghanistan


A ucciderlo una banda di talebani che lo ha sorpreso in un agguato dopo che il bellariese aveva avuto problemi con la sua moto. Bartolini, non nuovo a spedizioni avventurose, era partito dal suo “Caffè Petrolini”, il locale che aveva aperto e che gestiva con la moglie, lunedì 17 marzo a bordo della sua Honda 600 Parigi-Dakar vecchia di venti anni, diretto a Calcutta per un pellegrinaggio sulla tomba di Madre Teresa.
Il ritardo nell’arrivo della salma, giunta in Italia solo in settimana, è stato causato da problemi burocratici e dalle difficoltà nel reperire una bara adeguata per il trasporto. Bartolini, attore, scrittore, vulcano di idee e attività, a Bellaria era un vero e proprio personaggio, conosciuto da tutti anche per le sue iniziative spesso originali.
Oggi i bellariesi hanno potuto rendergli omaggio questa mattina nella camera ardente allestita nell’hotel del fratello e poi al funerale, prima dell’ultimo viaggio di Orfeo, verso il cimitero cittadino.