Nodi territoriali della salute. In arrivo quattro nuove sedi a Rimini


La Giunta comunale di Rimini ha approvato il documento di indirizzo alla progettazione per la realizzazione di quattro nuove sedi dei nodi territoriali della salute che andranno ad aggiungersi alle quattro già attive, estendendo il sistema di presidi sanitari diffusi sul territorio per assicurare il grado di capillare distribuzione sul territorio nei principi dell'approccio “Primary health care”.
Le nuove sedi dei Nodi Territoriali individuate sono la sede del quartiere 5 a Viserba (via Mazzini, 22), gli uffici del centro civico a S. Giustina (via Montiano, 16/1), la sede del centro sociale del quartiere 2 Lagomaggio (via Pintor, 7), la sede ERP in via Giuliano da Rimini, 11, che andranno pertanto, entro il 2026, ad aggiungersi alle quattro già aperte nelle sedi del Centro Storico (via Gambalunga 106), Sud Mare (viale Locatelli 11 / piazza Decio Raggi), Marecchiese (via Perticara 11) e Sud Monte (via Bidente 1/P).
I lavori di manutenzione straordinaria per l'adeguamento degli spazi prevedono un investimento complessivo di 291.887 euro e si prevede che saranno completati entro la primavera del 2026.
Parallelamente all'ampliamento fisico della rete, il Comune ha avviato un'istruttoria pubblica di co-progettazione del valore di 25.000 euro a integrazione e supporto della convenzione sottoscritta con l’Università di Bologna per il supporto organizzativo e formativo allo sviluppo dei Nodi Territoriali di Salute. L'iniziativa, che coinvolgerà enti del terzo settore, ha l'obiettivo di consolidare i primi quattro Nodi già attivati e supportare l'attivazione dei futuri presidi. Il progetto prevede attività formative per operatori e attori comunitari, mappature territoriali, eventi pubblici e strumenti di monitoraggio.
I Nodi - spiega l'AMministrazione Comunale - sono strutture di prossimità dove si collegano servizi sociali, servizi sanitari, persone e comunità, per fare salute. Punti di riferimento vicini ai luoghi di vita dei cittadini, che facilitano l'accesso a servizi sanitari e sociali.
Ogni nodo è dotato di spazi dedicati per l'ascolto attivo e qualificato, per l'assistenza diretta, per il lavoro degli operatori in équipe integrata, per lo sviluppo di interventi di gruppo per la prevenzione e promozione della salute e per attività comunitarie. Sono previste tre stanze operative e una sala incontri di almeno 70 mq, idonea a ospitare momenti di confronto e co-progettazione con la comunità.
I Nodi Territoriali di Salute previsti sono 12 e ognuno di questi fa riferimento a una diversa area della città (denominata 'microzona'), rendendo i servizi facilmente accessibili e più vicini alla cittadinanza.
Nei nodi operano infermieri di famiglia e comunità, assistenti sociali, operatori del dipartimento salute pubblica, psicologi di comunità, operatori di microzona, OSS di quartiere e altri professionisti di area sociale e sanitaria.
Le funzioni dei Nodi sono: promuovere la conoscenza dei bisogni, favorendo il protagonismo delle persone nella progettazione partecipata per l’inclusione sociale ; favorire la collaborazione tra professionisti di ambito sociale e sanitario per la risposta a bisogni delle persone e la definizione di progetti di cura integrati, in particolare sui casi complessi; offrire un contesto relazionale qualificato; aumentare le capacità individuali e comunitarie di promuovere e tutelare la propria salute, attraverso attività di gruppo.
Commenta l’Assessore alla protezione sociale Kristian Gianfreda: "Stiamo lavorando per rafforzare un modello di prossimità che unisce ascolto, presa in carico integrata e lavoro di comunità. I Nodi Territoriali della Salute sono uno strumento concreto per ridurre le disuguaglianze, valorizzare il ruolo del terzo settore e costruire una rete capillare di supporto, capace di intercettare i bisogni e accompagnare i cittadini, in particolare i più fragili, nei loro percorsi di cura e di benessere. L’impegno è quello di allargare, procedendo per step, la rete di questi veri e propri spazi di ascolto e relazione che rappresentano una delle novità più significative di questi ultimi anni e rivoluzionano il concetto classico dei servizi di assistenza sociosanitari e sanitari assicurando una risposta completa e vicina”.