Morte di Terry Schiavo: la riflessione della mamma di Alessia


L’associazione fondata da don Oreste Benzi ha promosso per sabato 2 aprile alle 12 una manifestazione a Roma, davanti al Quirinale, con la partecipazione dei disabili fisici e psichici. L’Associazione chiederà “una svolta decisiva nella giustizia vera”.
Signor Schiavo,
vorrei stasera sedermi accanto a Lei e raccontarLe una breve storia.
E’ pur vero che in questi giorni si è parlato a lungo di Uno crocifisso ma, grazie a Dio, tutto è andato bene, e dopo soli tre giorni è risorto.Ma, come Lei ben sa, non è stato e non è l’unico crocifisso della storia.
Nella mia vita, come Lei nella sua, ne ho incontrati alcuni.
Le voglio raccontare di Alessia, piccolo angelo crocifisso.
Alessia vive in un ospedale.
Troppo bianco per lei. Abbandonata.
Alessia ha sette anni. Non ha cervello. La sua testa grossa ciondola da ogni lato, appesantita dal liquido che la riempie.
Alessia non può vedere. Non ha cervello!
Ma quando tra le braccia la portiamo a casa, ride e sorride. Adagiata sui cuscini, in mezzo ai bimbi che saranno suoi fratelli d’amore, accarezzata e coccolata, prova perfino a sgambettare. Ma le sue gambe sono tronchi.
E quando la mattina papà Riccardo apre la porta e le dice “Buongiorno!” il suo sorriso inonda di luce la stanza, molto più del raggio di sole che filtra dalla finestra.
Alessia non sa masticare.
Occorre frullare tutto e darle da mangiare richiede un tempo eterno.
Alessia va all’asilo. Ha le amiche del cuore; fanno a gara ad imboccarla, a starle vicino, a leggerle le favole, a reggerle la testa.
E Alessia sorride.
Il giorno del suo appuntamento col Paradiso, Alessia ha donato i suoi occhi a due bimbi che oggi, grazie a lei, vedono la luce.
Signor Schiavo, non ringrazierò mai abbastanza la bontà di Dio per il dono che mi ha fatto: vivere alcuni anni con la piccola Alessia.
Questo piccolo Angelo crocifisso ha aperto gli occhi non solo dei due bimbi ciechi, ma di tanti che le sono stati accanto.
E, mi creda, poter vedere la luce è un dono tra i più eccelsi.
Non impedisca ad altri di poter vedere la luce tramite sua moglie!
Mi creda, Terri ne sarebbe felice.
La mamma di Alessia
Alessia è vissuta cinque anni in una
Casa-famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII