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Maurizio Bellini, il funerale e l’ultimo saluto al Pic Nic

In foto: l’arrivo di Bellini al Pic Nic (Newsrimini.it)
l’arrivo di Bellini al Pic Nic (Newsrimini.it)
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Ven 25 Set 2015 16:39 ~ ultimo agg. 26 Set 16:09
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L’ultimo saluto al suo ristorante, prima che il carro funebre lasciasse il centro storico dopo il partecipato funerale alla chiesa di Sant’Agostino. Maurizio Bellini oggi pomeriggio è passato ancora una volta al suo ristorante, il Pic Nic in via Tempio Malatestiano, che aveva fatto diventare un pezzo di storia di Rimini. Qui i familiari hanno preso dei fiori dalla bara per metterli davanti all’ingresso.

Ad accompagnarlo in chiesa e fuori, insieme ai familiari, tanti protagonisti della vita politica, culturale e sportiva di ieri e di oggi e tanti riminesi che lo avevano conosciuto nei 50 anni in cui aveva gestito il ristorante in via Tempio Malatestiano.

Nell’omelia il parroco di Sant’Agostino Vittorio Metalli ha citato, per sottolineare l’imperscrutabilità dell’animo umano, il Salmo 63: “Il cuore dell’uomo è un abisso, chi lo può comprendere?”. E ai familiari ha detto: “Vorrei che in questo momenti non ci fosse nessuna condanna, giudizio o parola superflua. Vorrei poteste trovare, seppure nel dolore più profondo, un momento di pace”. “Dio ci ama e ha una misericordia al di fuori di ogni aspettativa”, ha ricordato. E Maurizio Bellini, ha detto don Vittorio, è “Un pezzo della storia dei riminesi che rimane vivo nella comunione di Cristo o, comunque, per chi non crede, nei nostri cuori”.

Don Vittorio ha chiuso l’omelia con la poesia “Lago dentro” di Antonia Pozzi, poetessa italiana del primo 900, che si chiude coi versi “Signore, per tutto il mio pianto ridammi una stilla di te che io riviva”.

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