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risoluzione alla Giunta

Marcello (FdI) e l'allarme sovrappeso e obesità in Regione, serve monitoraggio

In foto: @Kaboompics.com (Pexels)
@Kaboompics.com (Pexels)
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Gio 5 Giu 2025 15:34 ~ ultimo agg. 15:55
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Nicola Marcello, consigliere di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Commissione Sanità, con una risluzione rivolta alla Giunta Regionale chiede di monitorare i dati epidemiologici su sovrappeso e obesità nella popolazione adulta e pediatrica dell’Emilia-Romagna.

In Emilia-Romagna, dati aggiornati al 2023, il 32% degli adulti (18-69 anni) risulta in sovrappeso e un ulteriore 11% presenta obesità, portando la quota totale di persone con eccesso ponderale al 43%, mentre la prevalenza di sovrappeso nei bambini corrisponde al 18,6%, rimarca il consigliere.

“L’obesità rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di numerose patologie croniche quali malattie cardiovascolari, diabete, tumori, malattie respiratorie croniche e problemi muscolo-scheletrici”. Aggiunge l’esponente di Fratelli d’Italia: “Il governo nazionale, come dichiarato dal sottosegretario Marcello Gemmato, ha rinnovato il proprio impegno nella prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili legate all’alimentazione, istituendo con apposito decreto il Tavolo Nazionale Permanente sulla Sicurezza Nutrizionale (TaNSiN)”.

Per Marcello “la prevenzione, basata anche sulla sana alimentazione, è fondamentale non solo per migliorare la qualità e la durata della vita ma anche per rendere sostenibile il servizio sanitario nazionale, riducendo cure, ricoveri, interventi e terapie farmacologiche”. Conclude Marcello: “È auspicabile che l’Emilia-Romagna recepisca il modello stabilito dal TaNSiN, promuovendo politiche alimentari territoriali efficaci e coordinate, in grado di affrontare con continuità e metodo integrato le sfide della prevenzione nutrizionale”. Il politico propone anche all’esecutivo regionale “di adottare uno specifico piano per la prevenzione e cura dell’obesità e sugli stili di vita, promuovendo l’attività fisica, a partire dalle scuole, prevedendo programmi educativi sull’alimentazione e sugli stili di vita sani e sostenendo percorsi di formazione dedicati per operatori sanitari, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta”.

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