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Pro Vita ne aveva pronti 100

Manifesto contro ideologia gender. Il comune di Rimini nega l'affissione

In foto: palazzo Garampi
palazzo Garampi
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Mar 17 Giu 2025 14:27 ~ ultimo agg. 15:46
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La giunta comunale di Rimini ha deciso di negare l'affissione di cento manifesti dell’associazione Pro Vita & Famiglia Onlus, per conto anche dell’associazione culturale San Michele Arcangelo, volti alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica contro l’ideologia gender e in particolare contro il trattamento di questi argomenti nelle scuole. Il manifesto riporta il volto di un adolescente a rappresentare la campagna nazionale "Mio Figlio No - Scuole Libere dal Gender".

"Il provvedimento - spiega l'amministraziore - deriva da un messaggio che coinvolge in maniera diretta anche bambini ed adolescenti, tentando di sensibilizzarli su temi di interesse sociale, ritenuto “non rispettoso della dignità della persona in tutte le sue forme ed espressioni, anche in riferimento al sito internet, al quale si accede scansionando il codice QR presente sul manifesto, che riporta comunicazioni oggettivamente non veritiere e suscettibili di fomentarne l’ostilità e di condizionarne il pensiero in modo fuorviante ed ingannevole, nonché discriminatorio con riferimento all’identità di genere” e nel quale si parla di una vera e propria “lotta” o “battaglia” contro l’ideologia gender nelle scuole e dove sono presenti numerosi riferimenti, spesso fuorvianti, tali da poter generare incomprensioni, tensioni e sfiducia nei confronti delle istituzioni scolastiche".

Il manifesto risulta essere anche in contrasto con le disposizioni di legge e del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e il diniego tiene conto anche di quanto espresso nel 2022 dal TAR Emilia Romagna e poi dal Consiglio di Stato nel 2025, in merito al rigetto del ricorso presentato dall’Associazione ProVita e Famiglia Onlus per un precedente provvedimento simile sempre emesso dal Comune di Rimini. La sentenza ha riconosciuto "la competenza della Giunta comunale all’adozione di atti di indirizzo rispetto alla concreta gestione amministrativa, finanziaria e tecnica demandata ai dirigenti ed è riconosciuta all’Amministrazione comunale la facoltà di esercitare forme di controllo contenutistico al fine di rendere effettivo il divieto normativo della diffusione di determinate forme pubblicitarie". 

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