L'impatto alle spalle e la fuga. Antonia lasciata morire lungo il marciapiede


Aveva la testa appoggiata al muretto di un'abitazione a fianco della carreggiata, con il corpo e le gambe distesi sull'asfalto. E' così che è stata notata poco dopo le 9 da una passante, che l'è subito andata incontro per capire se avesse bisogno di aiuto. Invece Antonia Conti era già morta, travolta alle spalle con tutta probabilità da un mezzo alto (forse un suv o un furgone) che percorreva via Galliano, a Riccione, a velocità elevata. Chi era alla guida non può non essersi reso conto dell'investimento, eppure ha deciso di fuggire senza neppure provare a soccorrerla. La donna verosimilmente non è morta sul colpo, ma si è trascinata fino al muretto nel tentativo di trovare riparo.
L'allarme al 118 si è rivelato del tutto inutile. Via Galliano è stata transennata dalla polizia Locale e riaperta intorno alle 14. Nel frattempo sono stati eseguiti i rilievi di rito da parte dei carabinieri di Riccione e del Nucleo operativo della Compagnia di Rimini, oltre all'ispezione cadaverica del medico legale. La donna presentava un forte trauma nella zona lombare e fratture alle gambe, segno che l'impatto, violento, è avvenuto alle sue spalle. Sull'asfalto erano ben visibili le tracce ematiche, non invece i segni di frenata. La stranezza è che dopo l'urto non sono stati rinvenuti né detriti né piccoli pezzi di carrozzeria. Nessuno ha visto né udito nulla, nonostante le numerose abitazioni che si affacciano lungo la strada. Non lontano dal luogo dell'investimento, avvenuto all'altezza di via Settembrini, c'erano degli operai impegnati a tagliare l'erba lungo il marciapiede, ma le cuffie protettive e il rumore degli attrezzi in uso li avrebbero isolati completamente.
Antonia Conti, nubile e senza figli, era una illustratrice medico scientifica. Abitava a un centinaio di metri dal luogo del mortale, dove si sono precipitati la sorella e il fratello, avvertiti dai carabinieri. Carabinieri che hanno acquisito le immagini di videosorveglianza delle telecamere comunali posizionate a inizio e fine via. Dalla visione dei filmati potrebbero emergere elementi preziosi per risalire al pirata della strada. Il pubblico ministero di turno, Daniele Paci, ha disposto l'autopsia sul corpo della 55enne.