Libertà di stampa. L’Italia scende al 49° posto in classifica RSF


Secondo RSF – si legge sul rapporto- a “giustificare” questo continuo regresso sono “le pressioni esercitate dal Cavaliere ed il suo asprointerventismo, le violenze della mafia nei confronti dei giornalisti, oltre che un progetto di legge che limita drasticamente le intercettazioni da parte della stampa”. “Siamo molto preoccupati per la situazione della libertà distampa in Italia”, ha commentato Jean-Francois Julliard,segretario dell’organizzazione, intervistato dall’ANSA.
“E’ incorso una vera deriva – ha aggiunto – legata innanzitutto alconflitto di interessi del capo del governo. In particolare, l’elemento nuovo registrato quest’anno è l’atteggiamento aggressivo di Silvio Berlusconi nei confronti dei media”. In testa alla classifica figurano Danimarca, Finlandia e Irlanda. In fondo alla lista, per il terzo anno consecutivo, al 173/o, 174/o e 175/o posto, si piazzano Turkmenistan, Corea del Nord e Eritrea. Gli Stati Uniti di Barack Obama entrano fra iprimi 20 (erano al 40/o posto l’anno scorso).
In tre anni l’Italia perde quattordici posizioni e dal 35/o posto del 2007 scivola quest’anno al 49/o. E mentre gli Stati Uniti, nell’anno di Barack Obama alla Casa Bianca, guadagnano 20 posizioni rispetto all’anno scorso (dal 40/o al 20/o posto), Israele è in caduta libera (perde 47 posizioni e precipita al 93/o posto) e l’Iran si ritrova addirittura al quart’ultimo posto (172/o), avanti solamente al “trio infernale” Eritrea, Corea del Nord e Turkmenistan. I dati di Rsf sono accompagnati da un rapporto pubblicato oggi a Parigi. Il Paese che gode di maggiore libertà di stampa – secondo i dati raccolti – è la Danimarca, seguita da Finlandia e Irlanda. Ma anche se le prime tredici caselle della classifica sono occupate da paesi europei, alcuni – come Francia (43/esima), Slovacchia (44/esima) e Italia – “proseguono la loro caduta”.
ANSA