Liberazione, la sindaca Bertuccioli: "Giorno di pace, rinascita e coesione"


San Giovanni in Marignano ha festeggiato il 25 aprile. Questo il discorso che la sindaca Michela Bertuccioli ha letto questa mattina alla presenza di cittadini, autorità e forze armate.
"Oggi commemoriamo l’Ottantesimo anniversario della Liberazione e siamo come sempre e necessariamente in Piazza Silvagni per celebrare questa ricorrenza, occasione irrinunciabile per sostenere ed essere consapevoli dell’importanza della libertà, della democrazia e della pace.
Sono molto felice di avere al nostro fianco il Corpo Bandistico, Anpi, le Forze Armate, l’Associazionismo, la delegazione dell’Istituto Comprensivo Statale e tutti i cittadini e cittadine presenti. Questa ricorrenza viene da sempre celebrata a più voci per rimarcarne non sono l’importanza, ma anche la necessità e la rilevanza del contributo di ognuna e ognuno di noi.
Desidero dare inizio a questa celebrazione con il ricordo di Papa Francesco, in quanto è stato e rimarrà un grande interprete del nostro tempo nella difesa dei diritti umani, nella denuncia delle ingiustizie e delle oppressioni, nella priorità alla dignità di ogni persona, nell’impegno per il bene comune, fino alla condanna della guerra e della violenza. Questi sono valori fondamentali che sono stati anche alla base della Resistenza e che oggi, come allora, ci spingono a non rimanere indifferenti, ad impegnarci per un mondo più giusto e solidale, a custodire la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la libertà. Papa Francesco ci ricorda che la libertà è un dono, ma anche una responsabilità: non va mai data per scontata, ma custodita con impegno quotidiano.
Il 25 aprile 1945 è il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia proclamò l’insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti e impose la resa. Questa giornata nasce per ricordare la liberazione dell'Italia dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista. Il 25 Aprile simboleggia il giorno dell’inizio della pace e della rinascita per l’Italia, la volontà di ripartire secondo i valori di unità, coesione e riconciliazione.
Oggi, nell’ottantesimo anniversario del 25 aprile, è sicuramente più che mai necessario sottolineare lo spirito della democrazia, l’affermazione del rispetto della dignità umana e della libertà, valori che, fin dalla sua fondazione, contrassegnano la nostra Costituzione e che parlano a tutte e tutti noi.
Desidero in particolare che insieme ci soffermiamo sulla parola memoria, una delle più significative del nostro tempo. Dobbiamo confrontarci con l’inevitabilità della scomparsa degli ultimi partigiani viventi e quindi ricevere il testimone dell’esperienza diretta, facendone tesoro con la responsabilità di non fare venire meno la consapevolezza di ciò che è stato. Affinchè la memoria rimanga viva è necessario riviverla, rivivere quei fatti con emozione, interrogandosi sempre, senza dare per scontato che non si possa nuovamente inciampare se non si è illuminati dagli insegnamenti della storia e dalle testimonianze.
Memoria è una parola che risuona con forza il 25 aprile, fondamentale per riflettere sul nostro passato, su una lotta fatta di coraggio, sacrificio e un profondo desiderio di libertà e democrazia. Come possiamo, allora, preservare la memoria autentica di chi ha combattuto per la nostra libertà? È un compito cui non possiamo sottrarci. In primo luogo, è fondamentale un impegno costante nell'educazione delle nuove generazioni. Portare nelle scuole le testimonianze e analizzare fonti storiche, documentari, film, libri, opere teatrali, aiutando i più giovani a sviluppare un pensiero autonomo e consapevole.
Per questo crediamo fortemente nella presenza degli Istituti Comprensivi in giornate come questa e proprio per questo ringraziamo i docenti che insieme ai ragazzi hanno dialogato ed approfondito il tema per poterlo poi testimoniare oggi. Tra poco li ascolteremo. È cruciale inoltre valorizzare e rendere accessibili gli archivi, i musei e i luoghi della memoria legati alla Resistenza. Promuovere la ricerca storica rigorosa e indipendente è un altro pilastro fondamentale per contrastare revisionismi.
Proprio per questo abbiamo deciso, su proposta di Anpi che ringraziamo profondamemente, di onorare la memoria di Egidio Renzi, marignanese, operaio, partigiano e antifascista, ucciso a Roma il 24 marzo 1944, martire delle Fosse Ardeatine, attraverso la nuova intitolazione della via a lui dedicata, che permetterà di evidenziare il suo impegno antifascista e il suo sacrificio.
Inoltre questo pomeriggio, alle 18, la Casa della Cultura ospiterà una presentazione ed approfondimento della sua figura, che vedrà la partecipazione dell’ANPI e dell’Istituto per la storia della resistenza e dell’età contemporanea della provincia di Rimini. Si tratta di un’occasione preziosa per condividere e promuovere cultura.
Il 25 aprile non è solo una ricorrenza, ma un monito costante: La memoria è un atto di giustizia!
Ricordare la Resistenza significa onorare il sacrificio di chi ha lottato per la libertà, ma anche vigilare affinché gli ideali di democrazia, giustizia e uguaglianza per cui si sono battuti non vengano mai dati per scontati e non siano calpestati.
La memoria viva è un baluardo a difesa della democrazia e un faro per costruire un futuro più libero e giusto.
Noi siamo quotidianamente impegnati su questo versante e chiediamo a tutta la cittadinanza di vivere una memoria attiva insieme a noi.
A tutti noi ma soprattutto a loro è affidato il Futuro.
Viva la Liberazione, viva la Repubblica, viva l’Italia.
Buon 25 aprile a tutti e tutte!