Lavori Liceo Einstein. Sadegholvaad: niente turni pomeridiani, c’è soluzione


Tripla interrogazione in consiglio comunale a Rimini sulla situazione del liceo Einstein. La scuola il prossimo anno scolastico sarà infatti oggetto di importanti interventi edilizi che costringeranno 12 classi al trasloco o, nella peggiore delle ipotesi, alle lezioni pomeridiane. Una situazione che preoccupa personale, famiglie e studenti che hanno riempito l’aula consigliare in attesa di risposte. A sollecitare la Giunta sono stati i consiglieri di minoranza Lisi (Gruppo Lisi), Angelini (3V) e Marcello (Fratelli d’Italia). La risposta è arrivata dal sindaco Jamil Sadegholvaad che riveste anche il ruolo di presidente della provincia, ente che ha la competenza proprio per le scuole superiori.
“Da ex rappresentante di Istituto del liceo Serpieri io sarei stato qui come voi per pretendere delle risposte” – ha premesso il primo cittadino rivolto ai tanti ragazzi presenti in aula. “Ci sta la polemica ma il nostro dovere è quello di dare l’esempio – ha proseguito poi, riferendosi ai colleghi di minoranza – e la prima responsabilità che sento da presidente della provincia è che nella scuola si possa insegnare e studiare in condizioni di sicurezza. Non abbiamo mai dovuto affrontare una situazione come questa, con 12 aule da spostare.” “I lavori – ha aggiunto – dureranno circa due anni per consentire l’adeguamento sismico della struttura attraverso fondi Pnrr“.
Dopo una digressione sulle difficoltà dell’ente Provincia, che con un bilancio di 9,3 milioni di euro deve curare 480 km di strade e 13 scuole superiori (per un totale di 33 immobili), il sindaco ha affrontato il tema Einstein escludendo l’ipotesi del turno pomeridiano. “Niente scuola al pomeriggio – ha detto – ma non ha aiutato l’allarmismo che si è creato su questa ipotesi proprio mentre avevamo in corso trattative sottotraccia con i proprietari di alcuni immobili“. Sadegholvaad ha poi rivelato che, insieme anche al consigliere provinciale delegato Giuliano Zamagni, sono state individuate tre soluzioni e “siamo nelle condizioni di chiudere accordo“. Il primo cittadino non si è sbilanciato oltre, spiegando però di avere una opzione favorita ma di non poter darne notizia fino alla firma del contratto che comunque avverrà in tempi rapidi e “le famiglie saranno subito informate.” “Le uniche difficoltà – ha concluso – è che gli studenti interessati saranno relegati un po’ più in là rispetto all’immobile centrale“.