L’Amministratore del Saint Gregory. Parlo da invalido, nessuna intenzione di offendere


Le considerazioni sul vittimismo provenivano da esperienza diretta. E la polemica nata intorno alla vicenda della signora Patrizia, non vedente che non ha potuto alloggiare all’hotel Saint Gregory Park di San Giuliano perché accompagnata da un cane, si è ampliata oltre misura . Lo spiega Mario D’Amico, amministratore unico dell’hotel, che ribadisce come perla signora fosse stata trovata una soluzione in una struttura limitrofa allo stesso prezzo e senza problemi per gli animali. Nessuna intenzione di offendere alcuno, conclude la lettera dell’Amministratore.
La lettera dell’Amministratore unico dell’hotel Saint Gregory:
“Tutta questa polemica che si sta diffondendo non porta beneficio a nessuno. In riferimento alla mia valutazione afferente il vittimismo diffuso, ho una esperienza diretta essendo un invalido con serie difficoltà deambulatorie e, sovente, riscontro atteggiamenti esasperati da parte di chi, come me, ha delle difficoltà. Io se voglio prendere un caffè in un bar sprovvisto di parcheggio nelle vicinanze, anche se sarebbe un mio diritto, non posteggio l’auto sul ciglio della strada per fare i miei comodi arrecando disturbo alla comunità, anche se concessomi dal contrassegno che mi autorizza alla sosta anche in divieto purché non crei grave intralcio e pericolo(valutazione decisamente soggettiva). Piuttosto cerco un altro bar. La legge, così come tutela i soggetti ipovedenti, tutela anche chi ha difficoltà deambulatorie. Tuttavia evito, ogni volta, di farne un caso nazionale.
Sono sicuro che anche la signora Patrizia non avrebbe voluto farne un caso nazionale: lei stessa, infatti, nell’intervista andata in onda sul TG regionale alle ore 14 di oggi 31/08/2016, ha dichiarato che comprende le problematiche di chi soffre di allergie e che concorda sul fatto che per non recare problemi agli altri necessiti individuare una soluzione adeguata. Ed io, per mezzo dei miei collaboratori, la soluzione l’ho trovata: un albergo nelle vicinanze allo stesso prezzo che accetta animali senza problemi. Soluzione che, all’atto pratico, accontenta tutti: sia chi ha necessità di avere al fianco un cane guida sia chi, per motivi di salute ovvero per paura, non gradisce la vicinanza di animali.
La signora Patrizia, mio malgrado, si è sentita offesa personalmente e di questo me ne dispiaccio, come se ne dispiace il mio collaboratore che ha avuto i primi contatti con la famiglia della signora. Non era assolutamente intenzione dell’azienda che dirigo offendere nessuno, quanto, piuttosto, cercare soluzioni adeguate per tutti.
Il nostro compito del resto è accogliere e soddisfare i clienti, non sicuramente allontanarli.
Certo che il tutto si risolva in una gigantesca bolla di sapone, porgo i miei migliori saluti”.
L’Amministratore Unico