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La città si candida a diventare un tecnopolo. In corsa moda o ambiente

di Redazione   
Tempo di lettura 1 min
Ven 31 Ott 2008 13:36
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Tra Piacenza e Rimini nasceranno 10 tecnopoli che vedranno collaborare insieme università, imprese, associazioni di categoria ed enti pubblici.

Del tema si è parlato ieri un un convegno organizzato da Cna.
In ballo ci sono 870 milioni di euro, 270milioni pubblici ai quali si potranno aggiungere 600milioni di investimenti da parte delle imprese private. Le risorse serviranno a creare nelle province della regione veri e propri distretti tecnologici con laboratori per la ricerca industriale e l’innovazione. Le province potranno presentare le loro proposte fino al 31 dicembre. A concorrere per accaparrarsi i finanziamenti c’è anche Rimini, che, forte della sua esperienza universitaria, potrebbe candidarsi almeno per due aree, anche se la partita sembra ancora aperta. “le due aree di eccellenza per Rimini – ha spiegato ieri nel convegno promosso da Cna, Duccio Campagnoli, assessore Attività produttive Emilia Romagna – sono quello del design-moda e quello legato ai sistemi ambientali”.
Si investirà in nuove apparecchiature e infrastrutture ma soprattutto i tecnopoli apriranno le porte a 300 giovani ricercatori. Una possibilità da non perdere visto che dal 2000 nelle imprese riminesi è dimezzata la richiesta di laureati.

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