Incidente mortale in volo per generale Aeronautica. Fu di stanza anche a Rimini


Lo ha evidenziato l’ispezione cadaverica sul corpo dell’uomo, che quindi dev’essere morto a causa del forte impatto. Espletato l’esame, la salma è stata ricomposta nella camera ardente allestita nella chiesa dell’Immacolata, dove dalle 18 di ieri pomeriggio è presente un picchetto dell’Aeronautica.
Massaccesi, infatti, che ha pagato la sua passione per il volo con la vita, restando incastrato nella carlinga di un piccolo velivolo – uno ‘Stol’ chiuso
biposto in alluminio, con motore Rotex da 100 cv -, era entrato in Aeronautica nel ’54 frequentando il corso Orione II in Accademia e aveva cominciato la sua carriera pilotando aerei da caccia; era stato anche comandante della base area di Ghedi,
dov’erano di stanza gli F104, e più recentemente dell’aeroporto di Rimini.
In attesa del recupero del relitto l’ipotesi più probabile è che, come hanno riferito alcuni testimoni, un’ala dell’ultraleggero si sia spezzata durante una virata per cause ancora da accertare, e che l’incidente sia dovuto quindi a un cedimento strutturale. L’ex
ufficiale dell’aeronautica aveva acquistato il mezzo, usato ma fatto già revisionare, solo di recente, e si era levato in volo dall’aviosuperficie di Cesano di Senigallia proprio per provarlo, dopo averlo ritirato quella mattina stessa.
Sul luogo in cui è precipitato lo ‘Stol’ è stata intanto sistemata una boa per segnalare il relitto, e ieri i
sommozzatori si sono immersi per vedere come recuperare i resti. Oggi dovrebbe giungere una chiatta per tirare fuori l’ultraleggero. Solo dall’esame di quel che resta sarà possibile
ricostruire la dinamica dell’incidente.