Impennata per le retribuzioni di sindaco e assessori. Renzi (FdI): legge incomprensibile


Il 2024 segna l’entrata a regime dell’aumento delle indennità di funzione per sindaci, vicesindaci e assessori prevista dalla Legge di Bilancio del Governo Draghi. “Aumenti sproporzionati” attacca il consigliere di Fratelli d’Italia Gioenzo Renzi che mette in fila le nuove “retribuzioni“. L’importo annuo per il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad (così come per i suoi colleghi dei comuni analoghi nel resto d’Italia) passa da 68.717,52 euro a 132.480,00 euro, mensilmente da 5.726,46 euro a 11.040,00 euro.
Così aumentano le altre indennità:
1) per la Vice Sindaco, nella misura del 75%, dall’importo annuo di 51.538,20 euro a 99.360,00 euro; mensile da 4.294,85 euro a 8.280,00 euro;
2) per gli Assessori (8) e la Presidente del Consiglio Comunale, nella misura del 60%, dall’importo annuo di 41.230,68 a 79.488,00 euro; mensile da 3.435,89 euro a 6.624,00 euro. L’ammontare complessivo (79.488 x 9) è di 685.392,00 euro annui (ex 371.076,12 euro).
La somma totale degli aumenti di Sindaco, Vice-Sindaco, Assessori e Presidente del Consiglio, passa 491.331 a 917.232.
“Lo Stato, ha stanziato per la copertura finanziaria di questi aumenti delle indennità, 100 milioni di euro nel 2022, 150 milioni di euro nel 2023, e 220 milioni di euro a decorrere dal 2024” – ricorda Renzi secondo cui si tratta di “una spesa pubblica incomprensibile e incompatibile con il Bilancio dello Stato che poi taglia 200 milioni annui ai Comuni, nel quinquennio 2024-2028, lamentati dai nostri Amministratori Comunali“.
“Una legge incomprensibile, fuori dalla realtà, da modificare, che crea privilegi per gli Amministratori comunali con aumenti sproporzionati delle loro indennità – chiosa il consigliere di Fratelli d’Italia –, nonostante il Debito Pubblico di 2.900 miliardi e una pressione fiscale del 43% che grava sui cittadini“.