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Il giorno dopo l’orgoglio dei renziani riminesi. ‘Si parte da 0-0’

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Lun 26 Nov 2012 16:23 ~ ultimo agg. 16 Mag 03:14
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Samuele Zerbini, consigliere comunale a Rimini e renziano della prima ora (nella foto, col sindaco di Firenze), ai nostri microfoni parla di “risultato straordinario” e guarda già a domenica prossima:“I riminesi come tutta Italia hanno voglia di cambiare. Si riparte da 0-0, possiamo vincere. Manca poco e il cambiamento può arrivare a Rimini”.
La disparità di forze alla fine è stata compensata da altro: “Noi eravamo molto pochi. Oltre il 90% del partito, dal parlamentare agli assessori regionali, tutti i sindaci tranne uno, consiglieri comunali e segretari di partito erano con bersani. Ma questo significa una cosa semplice: siamo in sintonia con le persone che vogliono un’Italia più bella e più nuova, soprattutto un’Italia che si rinnova e che crede nel futuro. Questa settimana noi dobbiamo fare solo una cosa: raccontare di noi, raccontare quali sono le nostre idee per governare l’Italia, perché è questo che dobbiamo dire. Dobbiamo spiegare cosa vogliamo fare.
Non mi interessa l’avversario, dica le sue cose e alla fine i cittadini sapranno valutare serenamente. Io sono convinto che il messaggio di chi sfida il futuro con coraggio è sicuramente meglio di chi vuole mantenere l’establishment, di chi propone l’usato sicuro”.

Anche Alessandro Belluzzi, coordinatore provinciale del Comitato per Renzi, usa la metafora calcistica dello 0-0.
“Meno di duemila voti di scarto in tutta la provincia, nonostante tutto l’establishment Pd fosse schierato a sostegno di Bersani – sottolinea in una nota “direi che Matteo Renzi, al di là del ballottaggio, ha già vinto queste primarie perché è riuscito a dare voce a tutti quei cittadini che nella provincia di Rimini spingono per un vero rinnovamento – continua Belluzzi – Renzi ha ottenuto un risultato straordinario in tutta l’area sud di Rimini: ha stravinto nei Comuni della Valconca, ha perso di misura a Misano (meno dell’1% di scarto), Riccione (meno del 4% di scarto) e Cattolica (meno dell’8% di scarto, appena un centinaio di schede)”.

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