Il 2024 l'anno più caldo degli ultimi 65 anni. Rapporto di Arpae sulla regione


Alluvioni, piogge abbondanti, temperature record, ondate di calore e mare bollente. Il 2024 è stato l’anno più caldo in Emilia-Romagna dal 1961, con un’anomalia di +1,6 °C rispetto alla media storica e un incremento delle notti tropicali e delle giornate con forte disagio bioclimatico, con 19 giorni in pianura e fino a 54 nelle città. Un quadro reso ancora più critico dalle precipitazioni: mai così abbondanti da oltre sessant’anni – oltre 1.200 millimetri nell’anno, con piogge, in alcuni casi torrenziali. Per quanto riguarda l’ambiente marino, le temperature medie mensili del mare sono risultate, in molti casi, superiori ai valori climatici di riferimento per il periodo 2008-2023. Nell’arco dell’anno si sono verificate 19 mareggiate, nessuna delle quali classificata come severa. I livelli medi del mare si sono mantenuti pressoché stabili. Tra temporali, grandinate, un tornado, ondate di calore e le due alluvioni di settembre e ottobre che hanno coinvolto il bolognese e diverse province Romagnole complessivamente sono stati 19 gli eventi meteo rilevanti. Il quadro emerge dal Rapporto “IdroMeteoClima” curato da Arpae.
“I cambiamenti climatici – afferma la sottosegretaria con delega alla protezione civile Manuela Rontini– non sono più una previsione lontana, ma una realtà già in atto, che modifica profondamente il nostro territorio, i nostri ecosistemi e la vita quotidiana delle persone. La politica ha il dovere di riconoscere questa sfida e affrontarla con strumenti nuovi, mettendo al centro la sicurezza delle comunità e la tenuta del territorio. Dobbiamo rivedere le nostre politiche urbanistiche, agricole, di gestione delle risorse idriche e di protezione civile. Serve un approccio integrato, che unisca prevenzione, pianificazione, gestione del rischio e capacità di intervento, e che coinvolga cittadini, istituzioni e imprese in un percorso condiviso e lungimirante”. “Con il Rapporto, che curiamo ogni anno - spiega Pier Paolo Alberoni, responsabile della Struttura Idro-Meteo-Clima di Arpae-, forniamo un’analisi di dati e indicatori fondamentali per descrivere l’evoluzione nel tempo del clima dell’Emilia-Romagna. Si tratta di aspetti molto importanti per la tutela ambientale e per il supporto alle politiche di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, alla pianificazione territoriale e alle attività di protezione civile”.