Gnassi su addio Rifondazione: “pesano logiche nazionali”


Ci sarà tempo per un’analisi più profonda sulla scelta di Rifondazione di lasciare la maggioranza a Rimini, ma intanto il sindaco Gnassi ringrazia l’ormai ex assessore Visintin per il lavoro “portato avanti con competenza e passione”.
Ma l’addio presenta alcuni aspetti che per Gnassi sono sintomo di qualcosa oltre le motivazioni espresse: “Ci sarà tempo nei prossimi giorni per fare valutazioni più approfondite, ma appare abbastanza chiaro che l’uscita dalla maggioranza di Rifondazione dopo 4 anni di governo è determinata più da questioni politiche nazionali che amministrative locali. Di questo ne sono evidente testimonianza tempi, modalità (una crisi puramente mediatica, senza neanche procedere a un incontro…) e dichiarazioni. Dispiace perché Rifondazione, nel 2011, aveva condiviso quel progetto di cambiamento e di svolta nell’idea e nelle pratiche di governo di questa città, portate avanti coerentemente in questi 48 mesi”
Logiche nazionali che “conducono PRC anche a Rimini a interrompere a metà quel percorso di ‘rivoluzione’ (stop al cemento, fogne, politiche sociali, motori culturali, volontariato civico) attivato e attuato, per ritornare sui propri passi, facendo prevalere improvvisamente il timore al coraggio”. Ma la maggioranza fila dritto: “Niente di scandaloso, per carità, ma soprattutto nulla che possa impedire alla maggioranza di centrosinistra di concludere il patto con i cittadini sottoscritto nel 2011 e rilanciarlo per i prossimi anni perché quella ‘rivoluzione’ deve essere completata. Per Rimini, per i riminesi, per le famiglie, i lavoratori, e non avendo paura di pestare calli e rendite di posizione. Per Rimini e per i riminesi e quindi non a servizio di interessi particolari, compreso questo o quel partito”.