Educazione alla memoria. Un percorso che compie 60 anni


Era il 1964, l’eco della ferocia della guerra restava forte. Rimini mostrava ancora in qualche angolo della città le ferite dei bombardamenti. Eppure è di quell’anno una decisione coraggiosa: portare gli studenti a visitare il campo di concentramento di Mauthausen. In 60 anni quell’intuizione è diventata un grande progetto che ai viaggi studio, a cui hanno partecipato oltre 2500 ragazzi, ha unito seminari, conferenze, incontri con i testimoni coinvolgendo oltre 10mila persone e che nel 2021 ha dato alla città il riconoscimento di città della memoria.
“Lo scorso ottobre – ricorda il sindaco Jamil Sadegholvaad – ho voluto accompagnare in visita ad Auschwitz i ragazzi e le ragazze delle scuole di Rimini per vedere anche io coi miei occhi le tracce degli orrendi crimini nazisti. Indubbiamente sapevo, per tutto quello che ho letto e studiato sulla deportazione e sulla Shoah, a scuola e poi in età adulta, che ripercorrere la storia delle atrocità perpetrate sarebbe stata un’esperienza emotivamente impegnativa. Ma ho scoperto che viverla accanto ai nostri giovani, ascoltare i racconti terrificanti del male perpetrato e vedere le rovine dei crematori di Birkenau attraverso il loro sguardo e le loro domande, mi ha regalato un grande dono: quello di sentirmi parte di una comunità di persone, adulti e giovani, che si tiene per mano per provare a comprendere da dove viene la violenza, quella di ieri e quella altrettanto terribile di oggi. L’impegno del Comune di Rimini con l’Attività di Educazione alla Memoria non può che continuare e rafforzarsi, perché non si può rinunciare a combattere con le armi dello studio, del dialogo e dell’educazione per sconfiggere l’odio e abbattere i muri di ogni forma di discriminazione. Questi 60 anni, che vogliamo celebrare, sono una tappa fondamentale per la nostra città, tra le prime a credere e a investire nel valore educativo di questi temi. Sono infatti tantissimi gli studenti riminesi che finora hanno avuto la possibilità di partecipare al percorso di formazione storica sui crimini nazifascisti, sulla Shoah e sulla deportazione politica. Un momento formativo importante che ogni anno viene riproposto ai ragazzi di tutte le scuole della città, con lo scopo di studiare questi crimini del passato. Per interrogarsi sui valori della dignità della vita, della libertà, della democrazia e della responsabilità individuale di fronte al male”.
“L’Attività Educazione alla memoria – commenta Laura Fontana, Responsabile dell’Attività di Educazione alla Memoria – ha come scopo quello di avvicinare i giovani allo studio della storia dei genocidi per comprendere il mondo di oggi. In 60 anni questa attività ha coinvolto migliaia di adolescenti e centinaia di insegnanti del nostro Comune. Un impegno iniziato nel 1964, quando, Rimini, prima Amministrazione pubblica in Italia, decise di promuovere i viaggi studio agli ex campi di concentramento nazisti, finanziando un progetto che nel tempo si sarebbe consolidato e ampliato, fino a diventare dagli anni Novanta l’Attività di Educazione alla Memoria. Abbiamo scelto di celebrare questo importante traguardo con un calendario davvero importante, tra cui ci sono iniziative di spessore, come la mostra a cura del Mémorial de la Shoah sui fumetti e la Shoah, una significativa esposizione che arriva a Rimini dopo essere stata esposta a Parigi.”
Il calendario del 60esimo anniversario dell’attività di Educazione alla Memoria propone oltre venti appuntamenti, è ricco di lezioni, conferenze, film, spettacoli che raccontano il coraggio della disobbedienza dei giovani sotto il fascismo e il nazismo. Da Parigi arriva a Castel Sismondo la mostra “I fumetti e la shoah”. Per condividere il percorso di questi anni con la città è in programma il 25 gennaio un incontro pubblico al teatro Galli, con la lectio magistralis di della professoressa Milena Santerini e il racconto di alcuni ex studenti che hanno partecipato al progetto.
“L’Attività Educazione alla Memoria è nata per i ragazzi e le ragazze – dichiara l’Assessora Francesca Mattei – non solamente come occasione per conoscere il passato e riflettere sul presente, ma come uno spazio di dialogo e di crescita morale e politica in cui ognuno è chiamato a prendere posizione rispetto alle diverse forme di male che attraversano la società contemporanea, a come può reagire e intervenire oggi. Mettere al centro i giovani, senza farne solamente i destinatari di un programma, è stata una sfida che va mantenuta e riproposta ogni anno con fiducia e determinazione”.
Altri importanti appuntamenti anche in occasione del Giorno del Ricordo, con un convegno che vedrà insieme storici italiani, croati e sloveni e per la giornata dei giusti con un progetto sullo sport come esempio di solidarietà e coraggio e che vedrà la partecipazione del campione di motociclismo Marco Bezzecchi e del rugbysta Maxime Mbanda.
“Nel 2024 ricorre il ventesimo anniversario del Giorno del Ricordo – sottolinea Oriana Maroni, Presidente dell’Isrec -. Considerata l’importanza di tale ricorrenza, si è ritenuto di accompagnare il momento puramente celebrativo con uno spazio ampio dedicato invece alla riflessione. Tale riflessione si articolerà su due momenti: l’uno dedicato prevalentemente alla didattica della storia della Frontiera Adriatica, la cui rilevanza è stata di recente richiamata dal Ministero… con l’emanazione di apposite Linee guida; l’altro invece all’approfondimento di uno dei grandi e terribili nodi della contemporaneità, in cui è ben visibile il collegamento fra le vicende delle terre giuliano-dalmate e la “grande storia” europea e mondiale, vale a dire quello degli urbicidi“.
Il programma
Giorno della Memoria
Sabato 27 gennaio 2024 alle ore 10.30 per la commemorazione del Giorno della Memoria nel parco “Ai Caduti nei Lager 1943-1945”, via Madrid si svolgerà la cerimonia di deposizione di una corona di alloro al monumento dedicato alle vittime dei lager nazisti e di tutte le prigionie, alla presenza delle autorità civili e militari, dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma e di una delegazione studentesca.
Per la ricorrenza del Giorno della Memoria, c’è grande attesa per l’arrivo da Parigi di una grande mostra a cura del Mémorial de la Shoah, I fumetti e la Shoah. L’immagine a servizio della memoria (27 gennaio-10 marzo, Sala Isotta Castel Sismondo, in collaborazione con Fellini Museum) che presenterà oltre 2000 comics, manga e albi illustrati ispirati alla persecuzione degli ebrei sotto il Terzo Reich. Tra le tante opere esposte in riproduzione e con alcuni pezzi originali, dei veri e propri cult come Capitan America e Topolino, il giornalino fascista il Balilla, la Storia dei 3 Adolf del giapponese Osamu Tezuka, le avventure del fattorino belga Spirou, il dirompente Maus di Art Spiegelman, ma anche varie pubblicazioni realizzate insieme ai sopravvissuti. Tra questi, Ginette Kolinka in Francia e Liliana Segre in Italia. Sono previsti due incontri di formazione per gli insegnanti e visite guidate per le scuole a cura di Isrec Rimini.
A corredo della mostra è in programma la proiezione di un cartone animato per le scuole elementari dal titolo “ARF”, di Simona Cornacchia e Anna Russo, prevista per la mattina del 27 gennaio, alle ore 10.00 al Teatro degli Atti di Rimini (a cura di Cartoon Club).
Tre gli spettacoli teatrali e musicali in calendario dal 23 al 28 gennaio:
Aquile randagie. Credere, disobbedire, resistere, di e con Alex Cendron che racconta la resistenza di un gruppo di giovani scout durante il regime fascista (martedì 23 gennaio ore 20.30, Teatro Galli, con matinée alle ore 10 per le scuole, in collaborazione con Alcantara Teatro), La stanza di Etty, ispirato ai diari di Etty Hillesum, uccisa ad Auschwitz, a cura di Liana Mussoni (venerdì 26 gennaio ore 21.15, Cast Oro Teatro di Rimini, con matinée per le scuole sabato 27 gennaio alle 10.00), Ale brider, lettura concerto con repertorio musicale klezmer di Siman Tov, con la partecipazione di Alberto Guiducci (domenica 28 gennaio ore 21, Teatro degli Atti).
Anche la letteratura per ragazzi è protagonista di un ciclo di appuntamenti che dal 25 gennaio al 25 marzo porteranno a Rimini alcuni fra gli autori e le autrici più amati dal pubblico dei giovanissimi (Daniele Susini e Fulvia Alidori con Anna Sarfatti, Daniele Aristarco, Frediano Sessi, Tommaso Percivale), tutti promossi dalla Biblioteca Gambalunga, in collaborazione con Libreria dei Ciliegi17 e di Mare di Libri.
Completa la rassegna, la presentazione dell’opera “È presa la decisione di espatriare. Storia di una famiglia ebraica tra persecuzione e dopoguerra”, di Francesca Panozzo (lunedì 29 gennaio 17.30, Cineteca comunale, in collaborazione con Isrec) in dialogo con Laura Fontana.
Giorno del Ricordo
Per il Giorno del Ricordo che ricorre il 10 febbraio, il Teatro Galli (Sala Ressi) ospita venerdì 9 febbraio una giornata internazionale di studi intitolata “La Frontiera Adriatica alla luce del concetto di urbicidio”, con il coordinamento scientifico del prof. Raoul Pupo, illustre studioso, e la partecipazione di studiosi italiani, sloveni e croati. L’iniziativa è curata da Isrec Rimini, in collaborazione con il Comune di Rimini e il Mémorial de la Shoah di Parigi.
Giornata europea in memoria dei Giusti
Conclude il programma la celebrazione della Giornata europea in memoria dei Giusti dell’umanità (6 marzo) con un’iniziativa che coinvolgerà alcuni studenti delle scuole secondarie di primo grado attraverso un percorso dedicato alle figure di sportivi e sportive che si sono distinti per il loro comportamento solidale e coraggioso durante la Shoah e altri eventi drammatici.
Nell’ambito del progetto educativo sui Giusti che quest’anno verte sul tema dello sport e degli sportivi come esempio di solidarietà, coraggio e eroismo, è previsto un incontro fra i ragazzi e due grandi campioni, Maxime Mbanda, rugbysta, e Marco Bezzecchi campione riminese di motociclismo. Un dialogo con le studentesse e gli studenti sui temi della responsabilità individuale, del fairplay, dell’impegno a favore dei più deboli. L’incontro si terrà al Teatro degli Atti – giovedì 14 marzo alle ore 9.00 – ed è rivolto alle scuole secondarie di primo grado. Parteciperanno la vicesindaca, Chiara Bellini, l’assessora Francesca Mattei, l’assessore Moreno Maresi, Laura Fontana, Responsabile dell’Attività Educazione alla Memoria e Daniele Susini, coordinatore del progetto sui Giusti.
Il logo dei 60 anni
Per la celebrazione dei 60 anni dell’Attività di Educazione alla Memoria è stato realizzato un logo particolare con una grafica che ha tratto ispirazione da elementi simbolici fondamentali, tipici del mondo concentrazionario nazista: la casacca a righe degli internati; il triangolo di vari colori, cucito sulle casacche stesse, che classificava le diverse categorie dei prigionieri; la montagna di occhiali sottratti ai deportati destinati a morte, esposta nel museo del campo di Auschwitz-Birkenau. Un’ideazione dello Studio grafico “Colpo d’occhio” di Enzo Grassi che da anni collabora con l’Attività di Educazione alla Memoria.
https://memoria.comune.rimini.it/